Aveva subito un orrendo maltrattamento, da parte di un criminale senza cuore che l’aveva trascinata per sei chilometri, a San Sebastiano al Vesuvio, con una bici elettrica, attaccata a un collare a strozzo, fino a farle sanguinare le zampette. Come si addice ad una favola di Natale, è arrivato il lieto fine per la storia di Bella, la femmina di pastore tedesco involontaria protagonista di una delle più brutte storie di maltrattamento del 2025. Proprio in questi giorni, alla vigilia di Natale, la cagnolona è stata salvata da Leidaa e ora vive in un luogo sicuro.
Il terribile maltrattamento di Bella, avvenuto lo scorso ottobre, era stato interrotto solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri. Chissà quanto sarebbe durata ancora la tortura, se un passante, allibito, non li avesse avvertiti. Al termine della corsa forzata, la povera Bella era in una pozza di sangue, con le zampe gravemente ferite, non riusciva più a muoversi. Dopo un lungo percorso di cure e sofferenze, si è ripresa e ora cerca casa. Per lei è possibile chiamare LEIDAA al numero 02-94351244.
“Ringrazio – dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente di LEIDAA – il comando dei carabinieri di San Sebastiano al Vesuvio, il sindaco della cittadina Giuseppe Panico, gli operatori e i dirigenti dell’Ats Napoli 3, la clinica veterinaria di Torre del Greco e tutti coloro che si sono dati da fare per aiutarla per la tempestività e la grande professionalità dimostrata”.
“Ora – prosegue – la vita di Bella è cambiata. È tra le mie braccia, curata e accudita. LEIDAA cercherà per lei la migliore delle famiglie, un’adozione sicura e responsabile, un nuovo mondo di affetti. Quanto ai suoi aguzzini, continueremo a seguire la vicenda e a chiedere la pena prevista dalla legge Brambilla per il maltrattamento: la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 5.000 a 30.000 euro. Sui reati contro gli animali ormai non c’è più spazio per l’impunità”.
Il video del salvataggio di Bella è scaricabile al link https://drive.google.com/



