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“Il ricorso ad un gesto estremo come è lo sciopero della fame è il chiaro segno di quanto sia elevato ormai, nell’opinione pubblica, il livello di indignazione verso la fabbrica di morte chiamata Green Hill”.
Con queste parole l’ex ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, commenta la protesta messa in atto dagli animalisti, autodefinitisi “cani sciolti”, che da una settimana digiunano all’aperto sulla piazza del municipio di Montichiari per chiedere la chiusura dell’unico allevamento sul territorio nazionale di cani Beagle destinati alla sperimentazione in vivo.
Nelle scorse settimane, l’ex ministro del Turismo ha presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica e ai Nas perché fossero accertate violazioni alle normative in tema di maltrattamento di animali e fossero conseguentemente adottati immediati provvedimenti, compreso – se necessario – il sequestro degli animali. Inoltre, l’on. Brambilla ha recentemente ottenuto in Commissione Affari sociali, l’approvazione del suo emendamento alla legge comunitaria 2011, presto all’esame dell’assemblea di Montecitorio, che vieta, su tutto il territorio nazionale, di allevare cani, gatti e primati destinati alla vivisezione.