BRAMBILLA A BRERA CON I BAMBINI DEL MONDO

Una visita guidata con bambini di tutte le nazionalità all’interno della Pinacoteca di Brera, fiore all’occhiello del patrimonio museale italiano grazie allo straordinario incremento di visitatori registrato nell’anno 2009. Il Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, ha voluto solennizzare la “Giornata Mondiale del Turismo”, domenica 27 settembre, partendo da una struttura che ha dimostrato carattere di eccellenza, raddoppiando in un anno l’afflusso dei visitatori. A fronte delle 141mila persone transitate dalla Pinacoteca nel 2008, si è registrata infatti, per il 2009,  la presenza di 253mila cultori d’arte.
Grazie alla collaborazione con la soprintendente per i Beni storici artistici ed etnoantropologici e direttore della Pinacoteca di Brera, d.ssa Sandrina Bandera, nella mattinata di domenica il Ministro del Turismo, insieme con il Cav. Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale per il Ministero per i Beni e le Attività culturali, ha condotto un folto gruppo di bambini di tutte le nazionalità all’interno delle splendide sale della struttura che riscontra quotidianamente il gradimento di visitatori di tutto il mondo. I piccoli ospiti del museo hanno rappresentato simbolicamente il futuro, coloro ai quali è indirizzato il messaggio del valore etico dell’arte.
L’evento, che ha visto impegnata l’on. Brambilla e che ha previsto anche una visita dell’Orto Botanico, si è svolto occasionalmente nello stesso contesto delle “Giornate Europee del patrimonio”, varate per valorizzare l’enorme scrigno culturale del Vecchio Continente. Con l’iniziativa del Ministro Brambilla, ha preso forma un nuovo percorso di conoscenza che lega il turismo a forme d’arte e di cultura. Lo stesso papa Benedetto XVI, commentando il tema della Giornata Mondiale del Turismo, ha espresso recentemente pareri innovativi: “Nel turismo si celebra la diversità – ha detto il Santo Padre – In questa prospettiva, il turismo, in quanto pone a contatto con altri modi di vivere, altre religioni e forme di vedere il mondo e la sua storia, è pure un’occasione di dialogo e di ascolto, e costituisce un invito a non chiudersi nella propria cultura, ma ad aprirsi e confrontarsi con modi di pensare e vivere diversi”.