“Bassolino deve andare via, «è una priorità», dice Michela Vittoria Brambilla. Però la convention della animatrice dei Circoli della Libertà, ieri all’Hotel Ramada, rivela che nel Pdl c’è anche un’altra priorità. Brambilla è qui soprattutto per radunare i cosiddetti difensori del voto. Sono una creatura di Berlusconi, il frutto della sua ossessione per i brogli. E infatti ecco il Cavaliere intervenire in diretta per telefono, da Ancona, con metafore guerresche: «Bisogna dar battaglia se qualche presidente vuole annullare una scheda per qualche piccolo segno che non mini però la chiarezza del voto. Non dovete mai lasciare il posto di combattimento, dal sabato sera a lunedì notte, per verificare fino all’ultimo il verbale che viene mandato in Prefettura». Una “force de frappe”, 1500 circa i volontari solo a Napoli, necessari perché «nel 2006 la vostra regione fu determinante». I 1500 avranno una divisa, una maglietta blu scuro con la scritta “difensori del voto”, e un manuale, un dvd illustrativo delle tante possibilità di broglio. Seguiranno
ognuno le operazioni nella sua sezione, poi riferiranno a 214 coordinatori, dislocati negli altrettanti plessi scolastici sede di voto. Fra questi ci sarà anche Fulvio Martusciello, grande organizzatore dell’esercito berlusconiano. Con lui e la Brambilla in sala ci sono anche i due candidati in lista dei Circoli della libertà, Massimo Nicolucci e Marcello Di Caterina, ma anche il fratello di Fulvio, Antonio Martusciello (entrambi ringraziati da Berlusconi) e poi gli ex deputati Franco Maione e Aldo Perrotta. Insomma una fetta di Forza Italia un po’ ai margini da quando Antonio Martusciello perse la segreteria regionale. Con loro anche l’altro consigliere regionale Luciano Passariello, di cui i presenti esibivano l’adesivo con il simbolo del partito e il riferimento al suo sito internet, e che è stato nominato sul campo responsabile regionale dei Gruppi della libertà. Intanto a Berlusconi arriva per lettera la preghiera di don Fulvio D’Angelo, parroco della chiesa dei SS. Cosina e Damiano a Secondigliano. Il sacerdote denuncia che territorio e chiesa sono state abbandonate dal Comune e chiede a Berlusconi un aiuto, magari anche una visita in zona.”
La Repubblica – Napoli, 03/04/2008