BRAMBILLA: “BASTA CON L’AUTODENIGRAZIONE”

““Adesso la misura è colma. ‘Facciamoci del male’ può essere il nuovo slogan del turismo italiano. Il ministro Michela Vittoria Brambilla non intende più star zitta. Mi riferisco al grave danno che si è tentato di arrecare al nostro Paese questa estate con una campagna denigratoria ben orchestrata da una parte della sinistra e clonata da una certa stampa internazionale contro il governo e contro il premier”. Il punto, per lei, è la scelta delle notizie alle quali è stato risalto all’estero. “Abbiamo letto ampiamente di farneticazioni del tipo ‘l’Italia è ha rischio democrazia’, “è in pericolo la libertà di stampa” e poi pettegolezzi, anziché del fatto che abbiamo reagito meglio di altri alla crisi e che la ricostruzione all’Aquila ha viaggiato a una velocità molto diversa da quanto avvenuto in passato in situazioni analoghe”.
I nemici pubblici sarebbero certi politici. Addirittura uno (Antonio Di Pietro, ndr) è arrivato ad acquistare una pagina dell’Herald Tribune e del Guardian per colpire il premier e gettare  discredito sul paese. Non è possibile, in nome della propria fazione, cercare di distruggere un bene di tutti, che andrebbe aiutato, anche dall’opposizione, con proposte costruttive”.
Di  crisi, però, si parla non da adesso. Nella classifica stilata dal World Economic Forum a Davos l’Italia è risultata il 28esima per indice di competitività turistica. Ben prima dell’estate. “La fiacchezza registrata è dovuta al fatto che negli ultimi anni la programmazione turistica nazionale ha lasciato a desiderare”, incalza la Brambilla. Che da mesi ha avviato un preciso piano. “In primavera sono andati in onda sulle principali tv straniere di Germania, Austria, Svizzera, Francia, Inghilterra, Canada e Usa spot per promuovere le nostre bellezze. Ci siamo affidati alle immagini del Colosseo, del Ponte di Rialto e del Golfo di Napoli. Lo slogan è Italia much more (Italia molto di più). Abbiamo già investito dieci milioni di euro. E in autunno inoltrato replicheremo in Cina, India, Corea e Russia”.
La truffa ai turisti giapponesi resta una macchia da cancellare. Incidenti come quello non sono più ammissibili. Ho dato mandato all’Avvocatura dello Stato di procedere contro i proprietari del ristorante “ Il Passetto” per danno all’intero Paese. Da ora in avanti la linea sarà quella. Spiagge pulite, servizi adeguati, tariffe giuste: la campagna per ingolosire i turisti non può prescindere da questo. “Ho raccolto un intero volume di rassegna stampa che dà conto di truffe, abusi e disservizi. Ma sono una piccola minoranza. Uno dei punti chiave della mia strategia è dare attenzione e tutela ai turisti, anche con un call center. E poi, visto che nel mondo uno su due organizza la vacanza on line, ci stiamo attrezzando pure per questo”. L’ultimo tentativo fu trattato in modo tutt’altro che lusinghiero dal Wall Street Journal, che stigmatizzò i costi e gli errori del precedente portale. “Non voglio criticare quell’esperienza, per la quale furono stanziati 43 milioni di euro. Posso dire che in 15 giorni, e a costo zero grazie ai tecnici dell’Aci, ho fatto intanto mettere online una versione provvisoria. Il nuovo portale www.italia.it entro Natale diventerà un market place: i navigatori potranno pianificare e acquistare la vacanza in rete, senza nessuna spesa extra. Costo dell’operazione: 5 milioni di euro”.
Elvira Serra, “Corriere della Sera”,  28 settembre 2009”