“Fresca di un riconoscimento speciale quale “protagonista dell’anno per il turismo italiano”, assegnatole dalla giuria tecnica del Bit Award, il sottosegretario Michela Vittoria Brambilla inaugura la Borsa internazionale del turismo 2009 senza troppi giri di parole e va dritta al cuore del problema confermando uno stato di crisi del settore che ha fatto perdere tra il 2007 e il 2008, 40mila posti di lavoro e 4 miliardi di euro di fatturato. Se la recessione globalizzata colpisce duramente anche il nostro Paese, meta da sempre dei viaggiatori di tutto il mondo, ma oggi sceso dal primo al quinto posto nella classifica mondiale dei Paesi più visitati, se quindi si conferma che la concorrenza internazionale è sempre più forte e agguerrita, adesso è tempo di reagire e di rimboccarsi le maniche, mettendo ordine in un sistema quanto mai parcellizzato e lasciato alla buona volontà e allo spirito d’iniziativa, spesso geniale, ma a volte molto disordinato, degli operatori e degli enti locali: “È grave e imperdonabile – dice il sottosegretario – che per oltre 20 anni le nostre istituzioni centrali non abbiano colto l’entità di questo settore: ma ora si sta cambiando rotta. Se l’Italia ha perso posizioni nella classifica di competitività del turismo è proprio perché abbiamo avuto l’assenza di una politica nazionale del settore, che potesse incardinare la nostra offerta in un sistema integrato. Questo Governo – ha aggiunto il sottosegretario – ha intenzione di dare una svolta alle politiche turistiche, con un piano quadriennale, strategie mirate e studiate in collaborazione con tutti i rappresentanti del settore”. E annuncia che presto saranno convocati gli Stati Generali del turismo. Un’altra arma per superare la crisi, sembra essere quella che passa per accordi europei fra Paesi vicini e dalle radici culturali comuni: Italia, Francia e Spagna proprio ieri hanno sottoscritto un protocollo di intesa per avviare “progetti congiunti di promozione internazionale unitaria specifica” del turismo all’estero che racchiuda in sé l’offerta dei tre Paesi, rivolta soprattutto a mercati emergenti come l’India, la Cina e la Russia.
In parole povere i tre Paesi si impegnano, attraverso i rispettivi enti o agenzie turistiche, a sostenere, mediante la costituzione di un apposito gruppo di lavoro, la promozione all’estero e l’offerta di prodotti turistici internazionali comuni, in grado di rappresentare, per i turisti provenienti dal resto del mondo, una imperdibile occasione di conoscere, in un unico contesto, il meglio dell’Europa. “Può apparire strano che tre Paesi fino a ieri impegnati in una tenace concorrenza turistica – ha detto il sottosegretario Brambilla – ora si siedano allo stesso tavolo siglando una sorta di trattato di alleanza, ma a spingerli a questo passo c’è la globalizzazione e la nascita di nuove destinazioni turistiche che hanno cambiato sostanzialmente lo scenario internazionale”.
Insomma, i carissimi nemici sono diventati, per effetto della crisi, quasi soci.
Barbara Consarino, “Nazione-Carlino-Giorno”, 20 febbraio 2009″