BRAMBILLA: “IN VACANZA CON IL BONUS DI STATO”

“In vacanza fuori stagione con l’aiuto dello Stato. Dal 23 agosto sarà possibile, ma solo per le fa­sce sociali più deboli della popo­lazione: anziani, famiglie nume­rose, persone diversamente abili. E’ il ministro del Turismo Michela Vitto­ria Brambilla ad anticiparlo.

Ministro, ci spieghi bene come funziona questo sostegno.

“Le persone che, a vario titolo – salu­te, età, reddito – possono accedere a questo bonus, trovano tutte le spiega­zioni del caso al sito www.buonivacanze.it. Si tratta comunque di proce­dure semplici e snelle”.
Una misura per riempire gli alber­ghi anche fuori stagione?

“Soprattutto una misura di politica sociale. Dopo di che, ovviamente, que­sto consentirà di rimettere in moto l’attività turistica anche fuori stagio­ne, soprattutto in certe aree”.
Quanti soldi ci sono?

“A gennaio, quando abbiamo avviato questo strumento in via sperimentale, abbiamo stanziato cinque milioni di euro da spendersi entro il 30 giugno. La cosa ha avuto un notevole successo, perché si sono iscritte al programma 4.127 im­prese turistiche e ab­biamo dato !a possibi­lità di andare in va­canza a oltre 9 mila famiglie”.
Non un grande nu­mero.

“Per essere un progetto sperimentale direi che è andata molto bene. Tant’è che ora stanziamo altri 5 milioni e par­tiamo con la fase due fin dal 23 agosto, quando la stagione è ancora buona”.
Quanto date?

“Un contributo che può arrivare fino a un massimo del 46% della spesa, e che tiene conto della situazione della perso­na e del numero di componenti della fa­miglia che partecipano alla vacanza».
Immaginiamo che si tratti per lo più dì strutture modeste in luoghi non di grande richia­mo.

“No, e perché mai? Anzi, per Io più sono alberghi di livello, anche a 4 stelle. Si propone una vacanza, non una deportazione”.
Che futuro ha una iniziativa del gene­re in tempi di vacche magre?
“Credo un buon futuro, perché è dimo­strato che un provvedimento del gene­re fa da volano a tante attività che ruo­tano intorno al turismo e che fuori sta­gione sarebbero in stallo. Tant’è che anche l’Anci, l’associazione dei comu­ni, sta lavorando con noi per far parti­re un progetto mirato alle persone diversamente abili. La cosa può funziona­re».
Parliamo, invece, degli italiani che fuori stagione non vanno da nessuna parte. Ha visto le città ingolfate di traffico in questi giorni di afa?

“Noi stiamo studiando con interesse l’esperienza di alcuni stati stranieri che hanno esteso il calendario delle va­canze scolastiche anche all’inverno e alla primavera. La cosa però è ancora in fase di studio e basta. Per intanto le associazioni alberghiere e turistiche stanno proponendo dei pacchetti per invogliare chi può – e cioè sostanzial­mente chi non ha figli a scuola – a fare vacanze fuori stagione”.
Con nessun risultato, a quanto pare.

“Con interessanti, risultati, invece. L’Osservatorio sul turismo rileva che, sia pur con una certa inerzia, gii italia­ni stanno riprendendo a fare vacanze anche fuori stagione. II dato previsio­nale luglio-settembre da un più 15% e il consuntivo gennaio-giugno ha fatto registrare un aumento dell’8,6%. Solo in giugno si è toccata la cifra record di 9,9 milioni di vacanzieri”.
Il turismo risale la china?

“E’ ancora in sofferenza, per la verità, ma meno di altri settori. Meno 3,1% di camere occupate nel 2009, ma con una tendenza al miglioramento”.

Raffaello Masci, “La Stampa”, 19 luglio 2010