BRAMBILLA ISTITUISCE IL COMITATO PER LO SVILUPPO DELLE POLITICHE PER L’ACCOGLIENZA

Individuare le strategie per innalzare il livello qualitativo dell’accoglienza e quindi la competitività del turismo italiano, creando “opportune sinergie” tra i principali attori della filiera turistica e utilizzando “in maniera efficiente ed innovativa” le risorse disponibili. È l’obiettivo del Comitato per lo sviluppo delle politiche per l’accoglienza istituito con apposito decreto dal ministro del Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla. Del Comitato fanno parte esponenti delle principali associazioni di categoria ed operatori del settore: Bernabò Bocca (Federalberghi); Filippo Donati (Asshotel); Elena David (Confindustria AICA); Maria Carmela Colaiacovo (presidente Confindustria Alberghi); Maurizio Pasca (SILB); Maria Giovanna Mamberto (Consorzio Incoming Italia); Luca Patané (Federviaggio); Maurizio Vianello (FAITA); Adolfo Parodi (Federcongressi); Giuseppe Cassarà (FIAVET); Alberto Sangregorio (presidente Consorzio Turismo Expo 2015); Gualtiero Marchesi (Ambasciatore della grande cucina italiana); Alfredo Zini (FIPE); Pino Cerroni (Autogrill); Guido Improta (Alitalia); Simonetta Giordani (Autostrade per l’Italia); Nardo Filippetti (ASTOI); Emilio Valdameri (Commissione turismo Federimmobiliare); Vincenzo Lardinelli (FIBA); Gianfranco Battisti (Trenitalia Spa). L’organismo sarà coordinato da Giovanni Bastianelli, consigliere del ministro del Turismo per i rapporti con le Associazioni di categoria e le imprese turistiche. “In un’epoca di agguerrita competizione globale – spiega Michela Vittoria Brambilla – il rapporto tra qualità e prezzo è determinante per battere la concorrenza. Nella fase più difficile della crisi, che è ormai alle nostre spalle, le imprese hanno fatto molto sul fronte dei prezzi e con la loro politica hanno dato un contributo decisivo alla competitività dell’industria turistica italiana. Ora è tempo di agire anche sulla qualità, analizzando i punti di forza e i punti di debolezza del nostro sistema di accoglienza, per fondare la ripresa su basi ancora più solide”.