“«Questo disegno di legge sull’immigrazione è un cocktail di incoerenza e demagogia». Michela Vittoria Brambilla, presidente dei Circoli della libertà, è un fiume in piena. «La legge Bossi-Fini è certamente perfettibile – aggiunge la Brambilla – ma la proposta Amato-Ferrero avanzata nei giorni scorsi dal governo mira sostanzialmente a legalizzare, in varie forme, l’immigrazione clandestina».
Quali sono i principali limiti del ddl?
«Innanzitutto l’autosponsorizzazione dell’immigrato, secondo cui potrebbe essere sufficiente, disporre di un reddito per avere diritto di soggiorno legale in Italia. Il governo finge di non sapere che esistono almeno 18 organizzazioni criminali di matrice straniera disposte a finanziare immigrati che, una volta entrati in Italia, possano servire loro da manovalanza per traffici e reati. Pensare poi di trasferire ai Comuni dopo un anno il controllo dell’identità dell’immigrato somiglia tanto a una favoletta. Quali strumenti hanno a disposizione i Comuni? Quando al meccanismo di “rimpatrio volontario”, norma che nessun altro Paese europeo sì è mai sognato di varare, siamo al ridicolo. È una figuraccia davanti all’Europa».
Che cosa faranno i Circoli della libertà?
«Siamo sommersi di email, vogliamo fare una petizione da presentare al Parlamento europeo e stiamo già raccogliendo le firme per indire, qualora questo sciagurato ddl veda la luce, un referendum abrogativo. Il prossimo 7 maggio abbiamo fissato un incontro a Genova, con Scajola (Fi), La Russa (An) e Giovanardi (Udc) per denunciare il crescente problema della sicurezza legata all’immigrazione clandestina. Un problema che, evidentemente, questo governo pensa non esista».”
Il Giornale, Felice Manti, 26/04/07