Il turismo italiano, nonostante tutto, gode di “buona salute. E se quest’anno, per effetto della crisi globale, l’intero settore porta un consuntivo di bilancio con il segno meno – ma che si limita al 4% confermando performance decisamente migliori rispetto agli altri competitor europei e agli Stati Uniti – il 2010 registrerà senza dubbio un andamento maggiormente positivo”. Tira le somme dell’anno che sta finendo e guarda avanti con ottimismo il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che proprio ieri, spiega, ha condotto in porto “due operazioni importantissime per il turismo italiano”.
Quali?
“Anzitutto, nell’ambito del tradizionale decreto legge di fine anno, il cosidetto proroga termini, è stata approvata una norma immediatamente efficace che proroga le concessioni demaniali marittime turistiche fino al 2015, garantendo così alle migliaia di operatori italiani del settore il mantenimento della propria attività. In questi cinque anni interverremo sull’intera tematica per ridefinire con precisione gli ambiti operativi e il quadro normativo”.
Il sostegno alle imprese balneari era da tempo nell’agenda del suo ministero.
“Direi dall’inizio del mio mandato, perché il mare continua ad essere il primo prodotto turistico nazionale. Occorre dunque salvaguardare la professionalità dei nostri operatori e le caratteristiche peculiari delle loro imprese, non assimilabili a quelle di nessun altro Paese europeo”.
L’altro progetto appena approvato riguarda invece…
“L’inserimento su mia proposta, nell’ambito del decreto legislativo di attuazione della ‘direttiva servizi’, di una norma tesa a semplificare gli adempimenti burocratici per l’apertura, il trasferimento e le modifiche delle strutture turistico – ricettive. Dopo l’approvazione in via definitiva, quindi, sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività invece del rilascio della dichiarazione espressa attualmente prevista. L’intenzione è chiara: agevolare il lavoro delle tante imprese del turismo, bisognose oggi del massimo sostegno”.
Ma a oggi come sta il turismo italiano? La ripresa si vede già o bisogna aspettare?
“Il turismo si conferma l’attività produttiva con la migliore tenuta. I nostri dati di consuntivo danno un 2009 sul 2008 con un segno meno limitato al 4%. Guardando all’estero, la Francia ha -14.5%, la Spagna -9.9%, gli Stati Uniti -10.5% e la Grecia addirittura -22%. Insomma, il turismo italiano ha tenuto molto bene. Anzitutto grazie alle capacità delle piccole e media imprese, che hanno saputo proporsi anche con offerte e diversificazioni particolarmente competitive”.
Come si profila l’andamento del turismo natalizio?
“Molto meglio dell’anno passato. Gli italiani che hanno programmato di partire per queste festività sono 10 milioni e mezzo, cioè il 22% della popolazione – lo scorso anno erano solo 7.3 milioni – cui aggiungiamo l’11.5% degli incerti. Quanto alle mete, 8.6 milioni di vacanzieri resteranno in Italia, scegliendo soprattutto la montagna e a seguire le città d’arte. Solo 1.4 milioni si recheranno all’estero. La maggioranza degli italiani, inoltre, quest’anno ha scelto l’extra – ricettivo, case di proprietà, e case in affitto. Il bilancio finale vedrà comunque una diminuzione della spesa media dei turisti”.
Per il 2010 possiamo aspirare a un bilancio in positivo?
“Sicuramente. La crisi è alle spalle e le iniziative a sostegno del turismo non mancano. Pensiamo al Pacchetto Italia Turismo, realizzato dal mio ministero, per sostenere l’accesso alle agevolazioni per le imprese di settore. Tre miliardi di euro per le piccole e medie imprese del turismo messi in campo da otto istituti di credito”.
Nazione-Carlino-Giorno, Claudia Marin, 18 dicembre 2009