“La sferzata arriva a metà del suo intervento. Perché Michela Vittoria Brambilla attacca: “Le responsabilità della flessione dell’intero comparto turistico italiano sono, per una buona parte, della Campania e dell’emergenza rifiuti dell’anno scorso”. Parole dure come pietre che piovono nell’assise di albergatori italiani riuniti ieri mattina a Castel dell’Ovo. Prim’ancora, invece, era stato il numero uno nazionale di Federalberghi, Bernabò Bocca, ad ammettere: “L’anno scorso, quando alcuni nostri associati ci proposero questa città come location dell’assemblea di oggi, ero rimasto un po’ interdetto. Ma devo dire che quella situazione è ormai alle spalle”. Non solo per la Campania ma, lo dirà subito dopo la Brambilla, per l’intero Paese.
“Se il 2008 sul 2007 ha fatto registrare sul comparto turistico italiano una perdita di 7 miliardi di euro e 40 mila posti di lavoro persi, le maggiori colpe sono di Napoli e dell’emergenza rifiuti”, attacca il sottosegretario con delega al Turismo. Poi rimarca ancora: “Ne sono convinta: molte delle responsabilità sono della Campania e dei rifiuti. Perché quelle immagini hanno fatto il giro del mondo decretando una caduta d’immagine dell’intero Paese. E non solo di Napoli. Una campagna nefasta gratis che ora – rilancia – si deve controbilanciare con spot in onda sui media stranieri che purtroppo costano. E soldi, in questo momento, non ve ne sono moltissimi”. Epperò il governo ha fatto la sua parte. Sia durante la crisi, sia oggi: “Risolvendo la crisi rifiuti, il governo ha contribuito in modo rilevante al rilancio del turismo in questi regione”, continua ancora la Brambilla prima di far notare che l’incipit di uno dei tre spot in onda sulle tv dei paesi di lingua inglese e tedesca è ambientato sul golfo di Napoli (gli altri due sono sul Colosseo e sul ponte di Rialto, a Venezia). “Servirà a far capire che qui la situazione è cambiata e non vi sono più, merito di questo governo, i rifiuti in mezzo la strada”, dice prima di annunciare un incontro, due giorni fa, con l’ad di Cai, Rocco Sabelli per studiare i flussi degli stranieri e orientarli verso gli scali italiani. L’ultimo accenno, infine, è sul ripristino del ministero del Turismo cui la Brambilla ammette a chiare lettere di aspirare. “Essere nel Consiglio dei ministri – dice alla platea – aiuterebbe a fare qualcosa per questo comparto. Non ci sono, ma faccio ugualmente la mia parte con grande impegno. Comunque chi la dura la vince”. E d’accordo sul dicastero è anche l’assessore regionale Claudio Velardi: “Da quando è stato abolito, l’Italia turistica è retrocessa nella classifica mondiale. Occorre pertanto ripristinare uno strumento centrale in grado di fare lobby per il settore all’interno del governo”.
“Il Mattino”, Ad. Pa., 5 aprile 2009″