Di seguito il discorso dell’on. Michela Vittoria Brambilla, aIla Direzione Nazionale del Pdl, il 22 aprile 2010:
Il recente responso delle urne apre una nuova stagione nel rapporto tra Governo e Regioni e prospettive ancora migliori per quello che riguarda l’efficacia della nostra azione. Questo varrà ad esempio per il turismo, settore del quale ho l’onore di occuparmi.
Oggi ci troviamo nelle migliori condizioni per fare quelle riforme che i cittadini invocano da troppo tempo e per cambiare il volto di questo Paese. In questo inizio di legislatura, il governo del presidente Berlusconi ha già portato a compimento così tanti ed importanti punti del suo programma, da meritarsi davvero di essere chiamato il “governo del fare”.
E siamo nelle migliori condizioni perché possiamo contare su una maggioranza parlamentare senza precedenti, così come possiamo contare sulla forza del più grande partito italiano, il Popolo della Libertà.
E soprattutto siamo nelle migliori condizioni perché abbiamo l’insostituibile guida di Silvio Berlusconi. Il suo ruolo, anche nella campagna elettorale per le regionali, è stato determinante: si è generosamente speso e a lui – prima di tutti – i cittadini hanno dato fiducia. Come è accaduto in ogni appuntamento alle urne dal 2008.
Per quanto mi riguarda, come responsabile del settore Iniziative Movimentiste del nostro partito, del quale i Promotori della Libertà sono la compiuta espressione, sarò sempre in prima linea per sostenere – in assoluta armonia con il sentire del nostro popolo – il progetto politico del presidente Berlusconi. Le iniziative che sapremo mettere in campo sul territorio contribuiranno alla strutturazione del Pdl ed al suo radicamento.
In conclusione, abbiamo un grande leader, riconosciuto come tale da tutti noi, anche dagli avversari politici, abbiamo un governo che si può considerare una punta di eccellenza, abbiamo un consenso che fa del Pdl il primo partito italiano e abbiamo la possibilità di cambiare il modo di fare politica di questo Paese. È nostro dovere cogliere compiutamente questa grande opportunità. Questo è il momento di costruire, non di disfare. È ora di consolidare, non di destabilizzare. Purtroppo, la cronaca degli ultimi giorni ha in parte minacciato la nostra credibilità. Fronde, scissione, correnti… ma perché?
Gli elettori non hanno certamente compreso quello che, diciamolo pure, anche la maggior parte di noi fatica a comprendere. Auspico che la cosa si fermi qui e che da oggi in avanti il nostro tempo sia pienamente occupato solo per lavorare a questo nostro grande progetto politico, per il bene del Paese e degli italiani.