“Questo governo ha contribuito decisamente ad allontanare i cittadini dalla politica. L’esatto contrario di quello che noi vogliamo fare». Sorridente, grintosa, pronta a dialogare con tutti, Michela Vittoria Brambilla, presidente dei Circoli della Libertà, è pronta a «visitare» il bel Paese per lanciare nelle varie regioni questo movimento che parte dalla base, dai cittadini, con l’obiettivo di affiancare i partiti e fornire nuovi spunti di riflessione. «Bisogna ascoltare la gente: la politica è lontana, non conosce la realtà». Il primo appuntamento è fissato per questa mattina nelle Marche.
Come giudica il primo confronto ufficiale che ha avuto con i politici ‘azzurri’?
«Un’accoglienza fantastica quella che ho ricevuto dal gruppo alla Camera di Forza Italia. Erano presenti 90 deputati su 130; tantissimi, tenendo conto che molti erano impegnati nelle varie campagne elettorali».
E il risultato?
«Si sono dimostrati aperti e disponibili alle sollecitazioni che potranno venire dai cittadini. E questo è solo il primo incontro, perché i Circoli si confronteranno con tutti i gruppi parlamentari della Cdl».
In questi giorni Ds e Margherita celebrano i loro congressi, all’orizzonte c’è il Partito Democratico. Come giudica l’operazione?
«Credo che non nasca con i migliori presupposti. La mia idea, che è poi quella per la quale sono nati i Circoli, è che qualsiasi iniziativa di questo genere debba crescere con una democrazia della base. L’esatto contrario di quello che avviene con il partito democratico: un’operazione verticistica. Un’iniziativa così sarebbe fallimentare sia che avvenisse nel centrosinistra che nel centrodestra».
Ds e Margherita, invece, restano della convinzione che questa sia la strada giusta.
«Gli elettori hanno già percepito che si tratta di un errore e lo testimoniano anche i sondaggi. Senza dimenticare che i Ds subiranno un’ulteriore spaccatura, quella del ministro Mussi e dei suoi sostenitori».
Mentre lei crede che nel centrodestra l’operazione «unità» riesca ad arrivare in porto senza distinguo?
«Sono fermamente convinta della nascita del Partito della Libertà. Nei Circoli convivono senza problemi simpatizzanti di tutti i partiti della Cdl e anche qualche deluso del centrosinistra. Siamo come una cellula primordiale del futuro grande partito. Tra i cittadini è ben chiara l’unità di valori e di intenti del centrodestra. Il Partito della Libertà c’è già nel sentimento della gente».
Lei parla di unità del centrodestra, ma con l’Udc e il ‘partito di centro’ come andrà a finire?
«Io credo che Casini rischi di perdere il suo elettorato, che ha fatto capire chiaramente che vuol restare nella Cdl. Ha visto gli applausi per Berlusconi al congresso Udc? Il nostro sito (www.circolodellaliberta.it) è invaso dai messaggi di protesta di tanti centristi che hanno bocciato Follini e ora temono il comportamento di Casini. Abbandonare il bipolarismo significherebbe tornare indietro».
Unità, bipolarismo, ricerca del centro, ma secondo lei quali sono le prime preoccupazioni dei cittadini?
«Certamente non le formule politiche. Nemmeno i Dico o la riforma delle legge elettorale oppure le varie Vallettopoli. La gente è allarmata per l’enorme pressione fiscale che è aumentata di due punti percentuali sul Pil. I cittadini e le imprese sentono le mani del Governo nelle loro tasche. Poi ci sono altri temi molto sentiti, come la sicurezza e l’immigrazione».
Lei è anche un’imprenditrice di successo. Il caso Telecom la preoccupa? «E’ giusto che per aziende così strategiche le istituzioni esercitino un’azione di controllo. Ma è anche vero che bisognerebbe capire fin dove arriva l’obiettivo di garanzia e dove inizia invece la speculazione politica. In questo clima di ingerenza dello Stato nell’economia, è evidente che alla fine gli imprenditori possano scappare».”
Nazione – Carlino – Il Giorno, Alfredo Quarta, 21/04/07
