“I seguaci di Silvio Berlusconi applaudono il loro leader. E il Partito del popolo delle libertà è la nuova sfida a cui sono chiamati a partecipare.
«Il Partito della Libertà è sempre stato il sogno di Berlusconi, ma gli ultimi eventi sono stati determinanti per stabilire che il momento giusto era questo, bisognava far ripartire il Paese, uscire dall’immobilismo della politica». Lo ha detto Michela Vittoria Brambilla, fondatrice dei Circoli della Libertà, che aderiscono al nuovo partito lanciato da Berlusconi.
«Bisogna ascoltare quello che dicono i cittadini, Berlusconi sa capire meglio di chiunque altro il sentimento dei cittadini – ha aggiunto – Milioni di italiani hanno chiesto di tornare al voto. Oggi la politica appare come una lite continua tra “parrucconi” chiusi all’interno dei Palazzi, che sono lontani dal Paese, questa frattura tra Paese e politica in questo anno e mezzo è diventata eccessiva. Non possiamo più permetterci di avere un governo che non governa, è un problema per tutti gli italiani». La Brambilla non crede «che il Pd abbia accelerato la nascita di questo nuovo partito, è stata determinante l’onda di italiani che ha firmato per tornare al voto, un’onda che ci ha travolto. Una parte erano elettori di Forza Italia, ma molti altri avevano votato per altri partiti. È un’onda che ha travolto il presidente Berlusconi, al punto da fargli esternare questa decisione». La Brambilla si è poi detta d’accordo con il cavaliere sull’ipotesi di dialogare con il centrosinistra per riformare la legge elettorale e poi tornare al voto. «È un dovere cercare questa soluzione».
Dentro Forza Italia lo stesso entusiasmo. «Silvio Berlusconi non ha esitato un istante, ha preso tutti in contropiede e ha rimesso carburante nella macchina arrugginita della politica italiana», ha detto Osvaldo Napoli, membro del direttivo di Fi alla Camera. Sulla stessa linea Maurizio Lupi. «Ormai anche i più scettici devono (ammetterlo, Berlusconi è uno che sa ascoltare la gente, è uno del popolo – ha detto Lupi – Rimettersi in discussione, fare un partito muovo, voler cambiare un sistema elettorale da bipolare a proporzionale puro, significa ascoltare la voce dei cittadini, dare credito al popolo e ai valori che esprime anche se questo può significare rimettersi in giocò, farsi giudicare, continuare a lottare per la costruzione del bene comune».
«Forza Italia è convintamente con il presidente Berlusconi in questa nuova fase storica per il paese che ha molte analogie con il 1993 e la nascita di Fi», afferma Giorgio Jannone. «Noi dirigenti del partito seguiremo certamente il nuovo corso».”
Il Tempo, 20/11/07