BRAMBILLA:”I CIRCOLI HANNO UNA MARCIA IN PIU'”

“Chioma rossa, coca cola e abitino scuro sopra un fisico da fotomodella. Michela Brambilla arriva nell’antico Circolo di lettura nel cuore di Parma e sembra una star per tutti i generi e tutte le età. Gli uomini sgranano gli occhi, le donne applaudono. La platea freme. Sara lei la leader del nuovo centrodestra? Giancarlo Mazzuca, il direttore di QN che deve condurre le danze, va dritto al cuore: tanta popolarità non rischia di schiacciarla? E come saranno le reazioni allo tsunami Brambilla? Lei capisce al volo e mette in chiaro: «Berlusconi è un highlander, non avrà bisogno di successori». Ma avverte: «Ho detto più volte che al Grande Fratello della politica non parteciperò. Essere nominata non mi interessa».
Meglio stare nel Circolo della Libertà, giura: il movimento spariglia le carte nel centrodestra, ma – visto da Parma – sembra riaccendere la base che sogna una grande aggregazione alla francese, modello Sarkozy. Senza curarsi di infastidire qualche barone. «Siamo una realtà scomoda. Abbiamo più nemici di prima, me ne accorgo sulla mia pelle. Ma se c’è un’accelerazione, dico: ok, giochiamola fino in fondo».
Una vita di corsa. Con due obiettivi: riunire il «popolo del centrodestra» con una «nuova linfa», e poi «mandare a casa il governo Prodi». «Dormo tre ore per notte, ci metto l’anima». Il pubblico si galvanizza. E lei lo rincuora, un po’ gatta, un po’ Giovanna D’Arco: «Voi non dovete prendere ordini da nessuno. Nessuno vi può impedire di seguirci. Il nostro è un movimento libero. Almeno fino a che non mi trucideranno». Il refrain trilla come quello del primo Berlusconi. Sembra un tuffo nel 1994. «Noi interpretiamo il sentire del Paese – insiste la Brambilla -. Il nostro problema è la lontananza fra paese e politica. Se non ci siamo noi a parlare di tasse, ad esempio, non ne parla nessuno».
Via, allora, con una campagna mediatica in tv e sulla stampa: «Faremo la Tv della Libertà e il Giornale della Libertà – è l’annuncio -. Parleremo dei problemi dei cittadini. Saranno loro a raccontarli: manderemo in onda il sentimento del paese». Più la senti, più pensi che l’Onda Rossa dovrà fronteggiare presto i vecchi marpioni della politica. «Il Circolo della Libertà non vuole sostituirsi a nessun partito politico. Ma la politica da sola non ce la fa. Il Circolo accorpa tutte le componenti del centrodestra e ora anche moderati del centrosinistra che hanno votato questo governo e se ne sono pentiti. Noi andiamo oltre lo schema dei partiti tradizionali». Avanti tranquilla? Proprio immune dalle frecciate? «Non perdo tempo a contrastare queste voci perché non me ne frega niente.
Dobbiamo   salvaguardare questa democrazia della base».
Un sondaggio su Quotidiano.net la promuove leader del centrodetsra con il 70% dei consensi. «Troppo carini», sorride lei. E confessa: «Negli anni passati sono stata spesso corteggiata dalla politica, ma non no mai detto sì. In primo luogo perché sono un tipino difficile…».”
Nazione – Carlino – Giorno, 18/05/07