BRAMBILLA:”I CIRCOLI SONO UN VALORE AGGIUNTO”

“Una cascata di coriandoli bianco azzurri accompagnata dallo sventolio delle bandiere e da un inno simile, almeno nelle battute iniziali, a quello di Fi: così la kermesse dei circoli della libertà di Michela Vittoria Brambilla accoglie l’arrivo di Silvio Berlusconi alla nuova Fiera di Roma. Il Cavaliere tra gli applausi ribadisce che la fine di Prodi è vicinissima e si dice convinto che presto, «in primavera», si tornerà alle urne. Di riforme non vuole sentir parlare. «C’è chi dice che con questa legge elettorale non si può votare: niente di più errato» replica, snocciolando l’ennesimo sondaggio che attribuisce alla Cdl il 56% dei consensi contro il 44% dell’Unione e al premier la fiducia del 23% degli italiani «mentre il sottoscritto è al 63%». E dunque – insiste – «anche se sottraessimo un terzo di questo 12% che abbiamo di vantaggio sulle sinistre potremmo contare su una maggioranza solidissima che al Senato si tradurrebbe in ben 39 senatori in più».
Nessuna apertura. Anzi, Berlusconi difende a spada tratta il “porcellum”: «Quando Calderoli ha parlato di questa legge come di una porcata è stato frainteso, non ce l’aveva con l’intera legge ma solo con l’anomala attribuzione del premio di maggioranza al Senato». Del resto anche Gianfranco Fini sembra ormai aver sposato la tesi del Cavaliere. Il leader di An, che era stato tra i maggiori sponsor del referendum per l’abrogazione del porcellum adesso sostiene – come ha ribadito anche ieri – di non accettare la tesi secondo cui non si può andare a votare con questa legge. Anche se, precisa, «con l’aria che tira se andassimo al referendum voterebbe il 90% del corpo elettorale».
Fi e An premono sull’acceleratore. A rendere ottimista Berlusconi sull’imminente crisi del centro-sinistra è, paradossalmente, la nascita del Pd. Il leader di Fi ribadisce infatti il suo teorema: dal 14 ottobre, con la scomparsa del simbolo della Margherita, molti senatori si sentiranno svincolati dall’obbligo di appartenenza che avevano ed entreranno in nuove formazioni o manterranno la propria autonomia «votando secondo coscienza».
Ecco perché – aggiunge – «occorre prepararsi». Il Cavaliere torna ancora una volta a ripercorrere tutte le tappe della sua carierà politica, dalle ragioni della sua discesa in campo «per sottrarre – all’indomani della fine della prima Repubblica – l’egemonia ai «vetero-comunisti», fino alla sconfitta subita alle politiche dello scorso anno che attribuisce, ancora una volta, ai presunti brogli durante lo spoglio. «Non si deve ripetere», grida e rivolgendosi alla platea chiede a tutti i simpatizzanti dei Circoli della Bambilla di mobilitarsi. Per Berlusconi il movimento messo in piedi dalla Mvb rappresenta «un valore aggiunto» e un contributo alla nascita del partito unico, un movimento al quale è pronto fin da adesso a offrire un riconoscimento: «Riserveremo una quota rilevante di candidature a quelli dei Circoli che verranno fuori come nuova classe dirigente».
Brambilla in platea applaude a più non posso. «Michela ce l’ha fatta – dice l’ex premier indicandola -, l’azzardo di prendere la sala più grande della Fiera è stata vincente». La presidentessa è euforica: «È questa la risposta a chi dice che siamo un esercito di fantasmi», commenta riferendosi, presumibilmente, anche ai molti che dentro Fi non la amano. Brambilla sostiene che alla sua convention («L’abbiamo organizzata senza nessun aiuto da parte di Berlusconi») erano presenti l0mila persone. Forse il numero è un po’ gonfiato (la sala ne può accogliere al massimo diecimila) ma in ogni caso da oggi dentro Fi dovranno seriamente cominciare a pensare alle candidature sponsorizzate da Mvb.”
Il Sole 24 Ore, Barbara Fiammeri, 07/10/07