“Romano Prodi è un moderato e un liberale. Il sindaco di Roma è un bravo sindaco. Ma nessuno dei due può fare nulla di politicamente rilevante, perché sono ostaggio della sinistra estrema. È un Silvio Berlusconi “buonista”, nel senso veltroniano del termine, quello che ieri ha esordito davanti alle telecamere della Tv della Libertà, il canale dei circoli di Michela Vittoria Brambilla, lo rossa di fuoco che ha conquistato il cuore (politico) del Cavaliere. Un Berlusconi ben diverso da quello che qualche giorno fa definì «stronzate» le parole di Prodi, tanto che ieri si è giustificato: «Ho usato un linguaggio corrente per farmi capire dai giovani».
Ieri pomeriggio verso le due il leader di Forza Italia ha risposto alle domande della Brambilla e dei telespettatori che telefonavano in diretta. Anche se, a vedere l’esiguo numero di telefonate passate in studio, la trasmissione si è trasformata subito in una sorta di comizio televisivo. Tanto da suscitare l’ironia del protagonista. «È la prima volta che vado in tv e non vengo interrotto», ha detto ridendo il Cavaliere. Ma l’incontro è stato comunque denso di contenuti. Innanzitutto sui numeri del governo a Palazzo Madama. «Alcuni senatori che in passato hanno anche ricoperto ruoli istituzionali sono sul punto di dire basta a questo governo perché non sono più disposti ad accettare i diktat della sinistra estrema», afferma il leader di Forza Italia. Il pensiero corre subito a Lamberto Dini. «Non lo so,chiedetelo a lui», risponde il Cavaliere, «ma io strizzo l’occhiolino a tutti coloro che sono costernati da questo governo e posso assicurarvi che sono tanti. Ma non alludevo a nessuno. E poi queste cose non si possono dire…». Dini smentisce: «Non voglio sfilarmi. Ma, se il governo vara provvedimenti che non mi convincono, posso non votarli».
Poi la legge elettorale. «Ci stiamo parlando..;». E il partito unico. «I nostri elettori lo hanno già capito. E’ arrivato il momento di fondersi in un unico grande partito di cui i circoli della libertà sono il primo passo». Su questo interviene anche la “rossa” Brambilla, che gli siede a fianco in un elegante tailleur color tortora. «Mentre il Pd è un’operazione verticistica, una fusione fredda, come Banca Intesa-San Paolo, i nostri elettori sono già una cosa sola». E la leadership? Su questo ieri è intervenuto Gianfranco Fini, impegnato in un dibattito con Giuliano Amato: «Il leader della Cdl è Berlusconi per il suo carisma, la capacità di sintesi e perché guida il partito più forte».
Ma torniamo nell’avveniristico studio della tv della libertà, dove tutto, dalla scenografia alle maestranze, ha un tocco Mediaset: molto azzurro, molto bianco, tailleurini, blazer blu, tacchi e abbronzature. Tante belle ragazze, che qualcuno già ha ribattezzato “le brambilline”. L’unico pallido come un cencio è il grande capo, Giorgio Medail, ex-direttore di Videonews, l’uomo Mediaset chiamato a organizzare la baracca. Una curiosità: la casa di produzione che ha affittato gli studi e le strutture alla tv della Brambilla, Euroscena di Luigi Sciò, è la stessa che realizza le riprese per i grandi eventi di Palazzo Chigi. Prima per il Cavaliere, oggi per Prodi. Il Cavaliere si sente a casa e si lascia
andare. Cita dati e sondaggi, vede la fine di Prodi dietro l’angolo, ma decide di usare il fioretto e non la spada. «Ogni giorno il governo da cattiva prova di sé, ma non per demerito di Prodi», spiega il Cavaliere, «lo conosco dai tempi dell’Europa, so che è un moderato e un liberale, ma pover’uomo deve fare i conti con l’estrema sinistra e non vorrei essere nei suoi panni». Poi parla del futuro avversario. «Su Veltroni ho sentito lodi sperticate da parte dei giornali “ruffiani”. Lui potrà essere anche il miglior sindaco del mondo, ma se fosse alla guida del governo non cambierebbe nulla. Sarebbe solo un clone di Prodi sotto il ricatto della sinistra». Il Cavaliere boccia anche il discorso di Torino. «Veltroni non ha affrontato i veri problemi del paese e ha copiato il nostro programma». Nel frattempo chiama il signor Sandro, poi il signor Maurizio. Ai centralini durante l’ora e un quarto di trasmissione, secondo la Brambilla arrivano ben 7.900 telefonate. Ma ci sono anche spassosissimi sms che compaiono in video, «Silvio, salvaci dalla sinistra E non fare andar via Kakà», scrive un probabile tifoso milanista. «Siete la coppia più bella del mondo», riferito a Silvio e Michela. Ma c’è anche une fantomatica «nonna per la libertà». Il Cavaliere gradisce. Un’ultima battuta su Prodi («non so se mangerà il panettone, forse se qualcuno lo invita…») e la sua giornata continua: nel tardo pomeriggio incontro con il presidente della Coldiretti e, in serata, la fiaccolata per i cristiani perseguitati nel mondo.”
Libero, Gianluca Roselli, 05/07/07