“Il turismo può essere “un’arma” con cui contrastare il periodo di crisi, ma serve una politica di programmazione del governo per rilanciare e sostenere il settore. È quanto afferma Michela Vittoria Brambilla, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega al turismo, per cui senza interventi si rischia una crisi strutturale del settore.
Gli ultimi dati relativi al turismo parlano di un settore in netta difficoltà, eppure il nostro è un Paese che da sempre vive di turismo. Come spiega questa situazione?
Possiamo dire che l’attuale contrazione dei consumi influenza il settore turistico nazionale. Poi ci sono anche altri fattori che incidono, come la mancanza di infrastrutture, su cui peraltro il governo intende lavorare.
Si tratta di agire solo a livello infrastrutturale o prevedete interventi di altra natura?
Credo sia importante mettere in atto e avviare tutta una serie d’iniziative che possano supportare il settore. Noi dobbiamo pensare ad una politica di sostegno e a una programmazione turistica nazionale, e c’è la ferma intenzione di questo governo di intervenire su questa materia.
Prima la spazzatura per le strade di Napoli, ora l’amianto a Chiaiano: la questione dei rifiuti rischia di avere ripercussioni sul turismo locale?
Il turismo non è solo Napoli. Oggi in Italia il turismo vale l’11,4% del Pil e da lavoro diretto a quasi tre milioni di persone, senza contare l’indotto: il turismo è sicuramente una grande risorsa per il Paese. Con una giusta politica di sostegno possiamo crescere, e nei momenti di criticità e di crisi finanziaria come quello che stiamo vivendo, è molto importante tornare ai fondamentali, cioè supportare quei settori che creano ricchezza.
Sta dicendo che il turismo è una risposta alla crisi?
Dico che la nostra è un’economia con una crescita dello “zero virgola”, e non possiamo permetterci di avere il segno “meno” davanti alla voce turismo. Anche perché se poi non si interviene quel segno “meno” diventa strutturale.
La Discussione, 13 novembre 2008