“”I Circoli della libertà sono stati il segnale che l’operazione Pdl era possibile. Coloro che hanno aderito ai Circoli sono spesso persone che avevano più chiaro l’orizzonte di quell’unico grande soggetto della politica che gli stessi elettori avevano percepito, voluto e manifestato almeno dal dicembre 2006. Il contributo della Brambilla è stato molto importante in questo senso. Ha saputo coagulare e organizzare coloro che ritenevano ormai inadeguate le forme di partito esistenti”. Così Ignazio La Russa fa il punto sul ruolo chei Circoli hanno giocato nella nascita del Pdl. “Chi viene da esperienze di movimento è più naturalmente a suo agio nella nuova formazione del Pdl.”- chiarisce- “Come è il caso dei Circoli della Libertà promossi dall’amica Michela Vittoria Brambilla”. Il presidente dei deputati di Alleanza Nazionale prosegue dicendo: La Russa spiega poi che quello del Pdl, per An, “è un progetto antico: dal referendum per l’abolizione della quota maggioritaria della legge elettorale, a quello proposto da Guzzetta, An ha sostenuto la necessità di grandi aggregazioni che facessero venire meno la necessità dei vecchi simboli di partito. Anche Fini aveva sempre sollecitato la nascita di una federazione. A rallentare era Casini, era l’Udc. E abbiamo visto com’è andata”. A proposito di Veltroni e della sua proposta di novità, La Russa commenta: “Ma quale novità! Questo è nuovismo. Ha ragione Berlusconi: quello che nel programma di Veltroni è buono, non è nuovo; e quello che è nuovo, non è buono”. “
