“L’Expo sarà importante per Milano ancora di più di quanto si ritiene, perché tutto quello che verrà messo in campo sarà un valore aggiunto per il territorio di Milano, di Roma e resterà negli anni come patrimonio nazionale”. È tranquilla circa i finanziamenti per Expo, la neoministro del Turismo Michela Brambilla, che vede nella manifestazione un grande momento di rilancio per il sistema Italia.
“Penso anche a quanti vantaggi porteranno queste opere – aggiunge – un modo per migliorare l’Italia dal punto di vista strutturale. Ma c’è anche la necessità di dare sostegno al nostro modo di considerare e intendere l’ospitalità. Io posso dire, proprio per la delega che mi è stata assegnata, che al momento il grande lavoro è la valorizzazione intera del territorio e dell’immagine del nostro paese e che spero di potere indirizzare il flusso dei turisti (circa un miliardo nel mondo) verso di noi. E poi usare l’opportunità Expo anche per promuovere l’Italia all’estero, dopo che il caso dei rifiuti di Napoli l’ha danneggiata”.
Che tipo di promozione vuole fare attraverso Expo?
“Io ho organizzato, con il sindaco Moratti, un comitato dedicato esclusivamente all’Expo, i cui lavori sono già avanti. Sarà presentato a breve. Inoltre vogliamo promuovere il territorio su tanti profili: turismo di mare, opere d’arte, montagna, incoraggiando anche percorsi meno battuti ma altrettanto importanti”.
Quali percorsi?
“Quello del turismo congressuale, ad esempio, o quello enogastronomico (c’è già un comitato ministeriale), perché la gastronomia è una delle prime attrattive del nostro paese. C’è poi il rilancio delle terme di San Pellegrino che saranno una punta di diamante in più per il sistema. Con Expo, l’Italia sarà un punto di riferimento per il turismo legato alla salute in senso ampio, adatto anche ai giovani, ma faremo in modo di attirare l’attenzione anche sul versante ambientale. Pensiamo di fare conoscere alcuni degli itinerari meno noti di Roma, Venezia e Firenze, percorsi per andare a toccare piccoli borghi, paesini, case. Località che non sono per chi arriva per la prima volta, ma per un turista più maturo, che ha
già visto la cartolina italiana e vuole nuove mete. Le zone da valorizzare? Sono moltissime”.
Questo è il programma del suo mistero?
“È stata un’intuizione di Berlusconi quella di annunziare il ministero per sostenere il turismo. Vale a dire, un passo fondamentale per organizzare una politica nazionale del Turismo con i Beni Culturali, le Attività produttive e le altre competenze toccate”.
I collegamenti aerei?
“Io con Alitalia ho aperto un tavolo di lavoro del quale sono lieta, perché fino a prima di questo governo, non c’era nulla e ancora oggi non ci si può credere. Era uno dei vuoti del nostro paese. Con Alitalia stiamo lavorando in stretta relazione per quanto riguarda la valorizzazione delle rotte. Ho bene chiarito di volere dare ad Alitalia una posizione di privilegio perché è la nostra compagnia di bandiera. Tuttavia serve che vengano liberalizzate le rotte che loro non riescono a coprire, pensiamo a Malpensa, per gestire al meglio questo grande flusso di turisti, visitatori e altri che si muoverà per l’Expo”.
Luisa Ciuni, il Giorno, 26 maggio 2009
