D. Parliamo di Alitalia. È soddisfatta della situazione?
R. «È stato fondamentale che la compagnia di bandiera rimanesse soprattutto italiana. Air France avrebbe portato tutti i turisti a Parigi. Certo, ha dovuto attraversare molte difficoltà, create in parte dal personale, molti disservizi per i passeggeri. Ma le cose stanno migliorando di giorno in giorno per quanto riguarda la puntualità e gli standard del settore. Il problema semmai resta quello della copertura delle rotte. Ci vogliono i voli diretti per incrementare il turismo. E dove non ci sono, bisogna liberalizzare. La fortuna di Sharm el Sheik è stata quella di avere il volo diretto».
D. Sta cercando una soluzione?
R. «Sì, per la prima volta in Italia, il Ministro del Turismo e l’Alitalia si parlano e lavorano insieme. In questo modo la compagnia di bandiera può cominciare a coprire direttamente le rotte di collegamento con i paesi in cui io concentro la promozione dell’Italia. Servono le sinergie».
D. Che cosa preferisce da turista?
R. «Adoro il mare da sempre. Il mezzogiorno ha un mare da invidiare. Lampedusa è tornata bellissima, ma con un bimbo di quattro anni di solito faccio vacanze familiari: più spiaggia che barca».
D. Il mezzo di trasporto preferito?
R. «Aereo per le grandi distanze. La macchina sempre, perché fa scoprire molto di più».
D. Che cosa risponde alla battuta di Casini sulle donne “che non brillano nel governo”?
R. «Sono affermazioni che si commentano da sole. Per fortuna sono sempre meno quelli che le fanno, mi pare».
Giulia Cerasoli, “Chi”, 17 giugno 2009



