“C’è un obiettivo che più di ogni altro le sta a cuore: rimettere il moto la macchina dello sviluppo e buttarsi alle spalle la crisi. Ieri sera all’hotel de la Ville per un incontro organizzato dal Popolo della libertà, Michela Vittoria Brambilla, presidente dei Circoli della libertà e candidata alla Camera, è stata intervistata da Giancarlo Mazzuca, ex direttore di Qn e a sua volta candidato alla Camera per il Popolo della libertà. Prima dell’inizio dell’incontro, la Brambilla ha risposto alle domande della «Gazzetta di Parma».
Expo mondiale a Milano, un grande risultato per Milano, per l’Italia e forse indirettamente anche per Parma, che potrà trarre dei benefìci da questo successo.
«Certamente è un grande e giusto riconoscimento a una città come Milano, per il Nord Italia e per un’Italia che è assolutamente intenzionata a riprendere la via dello sviluppo e a superare un contingente momento di crisi in cui si trova il nostro sistema. Credo che tutto il Nord Italia e anche Parma beneficeranno di questa decisione, ma c’è un punto su cui oggi bisogna fare la seconda battaglia: quella per Malpensa, perché non è pensabile che a questo punto si abbia una Malpensa che venga smantellata e non abbia più la prospettiva di essere un hub». Lei viene dal mondo dell’impresa e del commercio, settori che stanno soffrendo in modo particolare questa fase di stagnazione dell’economia. «Certamente bisogna far ripartire la macchina dello sviluppo, quindi la domanda di consumi interni, ma anche la produzione di ricchezza, perché se c’è questo ci sono anche le risorse da distribuire per migliorare i salati e per migliorare la vita delle famiglie. Se non c’è ricchezza da distribuire non se ne esce. Per noi è chiaro che è fondamentale il sostegno al mondo dell’impresa in quest’ottica. Abbiamo pensato a una serie di misure che posso riassumere con la detassazione degli straordinari che vada nella direzione della meritocrazia, cioè far guadagnare di più chi lavora di più. Sulla stessa direzione procediamo con la detassazione delle tredicesime e delle quattordicesime, con l’abolizione dell’Irap, che è una misura importante perché oggi abbiamo una situazione di piccole e medie imprese che hanno avuto da questo governo un assoluto non sostegno. Naturalmente abbiamo una serie di misure anche per la famiglia. In programma abbiamo messo anche un’ipotesi di revisione degli studi di settore, però al ribasso, nel senso che stiamo parlando di un metodo di accertamento deduttivo che deve basarsi sulla reale crescita del nostro Paese oggi». Pochi giorni fa, proprio da Parma in collegamento telefonico, Berlusconi ha lanciato la proposta del voto amministrativo per gli immigrati, che però ha subito Incontrato l’ostilità della Lega. Casini ha detto: la Lega sarà la spina nel fianco di Berlusconi. «Non penso proprio che Berlusconi sarà ricattato da qualcuno. Il voto agli immigrati non è nel programma, ma è qualcosa di cui si discuterà. Naturalmente c’è sempre stata piena intesa con la Lega, a differenza che con Casini. A Casini rispondo che Berlusconi ha avuto una sola spina nel fianco, che è stata proprio rude. Adesso, non essendoci lui, di spine nel fianco non ne avremo più e quindi Berlusconi non sarà ricattato più da nessuno».
Se andrete al governo su quali temi potreste trovare terreno di collaborazione con l’opposizione, senza cadere nella tentazione delle larghe intese?
«Non abbiamo alcuna intenzione di cadere nella tentazione delle larghe intese perché non saranno necessarie. Siamo felici di avere una larga intesa con il popolo italiano: questa è la larga intesa che interessa a noi. Non credo che ci sarà la necessità di occuparsi d’altro, visto che il nostro risultato avrà un tale margine per cui non dovremo neppure porci il problema».
(Gazzetta di Parma, del 1 Aprile 2008)”