“Due aziende da curare nel ruolo di imprenditrice, una casa da gestire, un figlio da far crescere. Ce ne sarebbe già abbastanza, ma Michela Vittoria Brambilla ha deciso di fare di più: «Ho visto un sistema politico che non mi piaceva. Mi sono detta: ho vado per la mia strada o cerco di cambiare le cose. Ho optato per la seconda soluzione ed eccomi qua».
E’ cominciata con queste parole la giornata modenese della lady berlusconiana regina dei Circoli della Libertà, che alle prossime elezioni si presenta al terzo posto in Emilia-Romagna per un seggio alla Camera. Insieme a lei, in un locale del centro, era presente l’ex direttore editoriale di Qn e Il Resto del Carlino Giancarlo Mazzuca, anch’egli in corsa per la Camera con il Popolo della Libertà. «Per cinque anni sono stata presidente degli imprenditori di Confcommercio – ha detto la Brambilla davanti a una folta platea – Ho sperimentato cosa vuol dire fare l’imprenditore e dover fare i conti con la politica. Ho toccato con mano la disastrosa Finanziaria del 2006 che ha messo le imprese in ginocchio. Ho deciso di entrare in politica, perché così non si poteva andare avanti».
E’ nata a Lecco, paese dove abita ancora. Ma il legame con l’Emilia-Romagna c’è: «Mia madre è di Foriì, ho passato tante estati a Cesenatico. Non capisco il milanese, parlo correntemente il dialetto romagnolo. Conosco bene questa
terra, conosco il suo popolo, che ha tantissime doti. Anzi, a volte mi chiedo come mai da sessant’anni vi facciate ‘fregare’ così dalla sinistra, uno schieramento politico che non sta facendo altro che appiattire e annullare i nostri valori culturali: nel tentativo di assicurarsi il voto degli stranieri, la sinistra apre le porte indiscriminatamente a tutti, clandestini compresi, con gli effetti devastanti sull’aumento della criminalità che tutti ben conosciamo». Il messaggio che Michela Brambilla vuole dare ai modenesi è molto chiaro: «Sono un’imprenditrice e parlo di cose concrete: i salari vanno sostenuti, e le imprese, che creano ricchezza e sviluppo, vanno aiutate. Se le aziende crescono creano ricchezza e danno lavoro, i consumi riprendono e l’economia riparte». Sondaggi a parte, la Brambilla scorge segnali che danno fiducia: «Qui in Emilia-Romagna la gente è stanca e insoddisfatta, dai nostri Circoli è emersa una grande voglia di cambiamento. Penso che questa regione darà un risultato inaspettato, che mostrerà una vera e propria inversione di tendenza». Chiusa la chiacchierata tra gli applausi, la Brambilla ha stretto mani, posato per fotografie e firmato autografi. Poi il pranzo al ristorante Fini, dove insieme a Giancarlo Mazzuca ha incontrato un centinaiao di simpatizzanti a cui ha parlato di temi economici. «In questa regione occorre rilanciare il turismo – ha detto Mazzuca – Modena, Bologna e Ferrara hanno delle ricchezze enormi che dobbiamo valorizzare». Poi la corsa verso altri due comizi, con la campagna elettorale ormai al rush finale.
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Il Resto del Carlino, 30/03/2008