“La dama rossa del centrodestra, com’è noto, non le manda a dire. E di fronte allo tsunami che
ha sconvolto il Paese negli ultimi giorni (dai rifiuti di Napoli al niet contro il Papa alla Sapienza, al ministro Guardasigilli costretto alle dimissioni, l’Udeur decapitata), Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Associazione Circolo della libertà, dice: «Finiamola. Questo governo che non governa, che ora, con l’appoggio esterno di Mastella, accentua la sua fragilità, e questa coalizione che si regge sugli spilli prendano atto di essere arrivati al capolinea e si vada subito alle urne».
Mastella, indagato. Da Napoli arriva anche un rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi. C’è una nuova questione morale o un nuovo capitolo dello scontro tra politica e magistratura?
«Credo che il degrado nel quale questo governo ha gettato il Paese sia davvero inaccettabile. Non capisco perché Prodi non decida di andarsene e continui a costringere gli italiani ad assistere a uno spettacolo così indecente che in altri Paesi sarebbe stato tolto da tempo dal cartellone. Uno Stato, questo, che non sa garantire i livelli minimi di civiltà, che permette a un gruppo di docenti pomposi di levare la parola al Papa, mentre nelle moschee degli Imam guerrafondai possono liberamente incitare alla guerra santa».
La monnezza di Napoli metafora della crisi del Paese?
«Oltre ai rifiuti, quello che lascia allibiti è l’immobilismo del governo e della magistratura. Nessuno alza un dito per cercare e punire i responsabili di questo disastro d’immagine per il Paese. E anche in questo caso dobbiamo dire che altrove, all’estero, i responsabili di tanta inefficienza sarebbero già stati spazzati via. Del resto sarebbe semplice: lo sanno anche le pietre che il maggior responsabile di questa inazione è il governatore Antonio Bassolino, al quale il Paese dovrebbe anche far causa per danni».
La magistratura si muove lentamente sui rifiuti ma sembra più attiva sul fronte politico. Lei è solidale con Mastella o no?
«Umanamente, certo, sono solidale. Per il resto, non mi pronuncio, non conosco le carte. Certo non ho apprezzato lo show in tv del procuratore di Santa Maria Capua Vetere. Mi sono chiesta: ma è questo il profilo dei nostri magistrati? Se esiste un uso improprio del potere da parte di alcuni magistrati è arrivato il momento di accertarlo. Il problema mi sembra davvero urgente».
Mastella si è difeso dalle accuse dicendo: così fan tutti…
«Ecco, sull’intromissione della politica nella gestione dei servizi per i cittadini non sono assolutamente d’accordo. Prendiamo, per esempio, la Sanità. Finché i primari saranno nominati a seconda della tessera di partito che hanno in tasca non potrà che esserci malasanità».
Lei dice: il governo è immobile, non fa nulla. Il sì della Consulta al referendum che effetto avrà?
«Il Parlamento sta giocando a mosca cieca sulla riforma elettorale mentre il Paese va a rotoli. Si accentua la perdita del potere d’acquisto, la caduta dei consumi interni, mentre si annuncia la tassazione delle rendite finanziarie. No, io non credo che referendum sia una parolaccia. I tempi stringono. Spero ancora in un accordo ad alto livello per restituire governabilità e dignità al Paese».
Altrimenti?
«Si sciolgano le Camere, si rompa questo cerchio d’immobilismo sciagurato, sono troppi i politici che fanno melina. In tutti gli schieramenti».”
Nazione – Carlino – Giorno, 19/01/08