Boom di chiamate ai centralini e di contatti sul sito dell’associazione “PDL-Al servizio degli italiani”, che intende radicarsi capillarmente su tutto il territorio nazionale garantendo un servizio di assistenza alle famiglie come ai giovani, alle donne e ai pensionati, ai lavoratori come alle imprese.
Per i quattro giorni successivi alla presentazione dell’associazione e alla messa on-line del sito avvenuta lunedì scorso, sono già state superate le duemila chiamate ai numeri telefonici per richiesta d’informazioni e adesione al network: più della metà al numero verde, 800.949411, e le restanti al numero della sede centrale di Milano, 0244409999. Oltre 18 mila le visite al sito, con più di 140 mila pagine viste ed una distribuzione delle provenienze che si puó considerare uniforme su tutto il territorio nazionale. La permanenza media sul sito è stata di 5 minuti, quasi 8 la media delle pagine viste. Circa 135 mila pagine in rete hanno riportato il link www.alserviziodegliitaliani.it, 3730 blog hanno parlato dell’iniziativa. In linea con questi dati anche il numero di iscrizioni alla newsletter per ricevere informazioni e sono già altre 500 le persone che, in questi quattro giorni, hanno inoltrato concreta richiesta per aprire una sede nella loro città, compilando l’apposito modulo online e rispondendo così all’appello che Silvio Berlusconi, presidente onorario della nuova associazione, aveva rivolto in occasione della conferenza stampa d’apertura per invitare i cittadini ad entrare nel network, mettendosi, al suo fianco, al servizio degli italiani. Ogni pratica verrà ora vagliata, anche al fine di verificare eventuali sovrapposizioni ed evitare l’apertura di più di una sede nel medesimo comune. Le nuove richieste si vanno ad aggiungere ai punti già pronti per l’apertura che sono stati annunciati in occasione della presentazione di “Pdl – Al servizio degli italiani”.
“Sono numeri – osserva l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente senza deleghe gestionali di ” Pdl – Al servizio degli italiani” – che ben attestano quanto interesse e quanta voglia di partecipazione la nostra iniziativa abbia innescato. Un servizio del quale evidentemente i cittadini sentivano il bisogno ed un interlocutore a cui affidarsi con fiducia. Del resto, essere al servizio degli italiani è parte fondante del nostro credo liberale. Il Popolo della libertà – continua – nasce tra la gente, per la gente e in mezzo alla gente intende essere presente sempre di più. Perciò intendiamo andare oltre la tradizionale assistenza, offrendo una più vasta gamma di informazioni e servizi ai cittadini. Parliamo, cito a puro titolo di esempio, di informazione ed assistenza di tipo fiscale e previdenziale, ma anche di prima consulenza legale (mediazione e conciliazione, controversie condominiali, difesa del consumatore), di servizi alla persona (informazioni sui diritti delle persone diversamente abili, informazioni sul diritto di famiglia, pari opportunità e diritto allo studio, orientamento nei rapporti con la pubblica amministrazione) e all’impresa. E i nostri servizi saranno garantiti a titolo gratuito indistintamente a tutti i cittadini che a noi si rivolgeranno. Senza bisogno di avere una tessera di partito”. Mentre continua la fase di strutturazione della rete, il ministro Brambilla rende noto: “Entro un mese e mezzo, saranno presentate le prime mille sedi di “Pdl – Al servizio degli italiani” sul territorio nazionale”, in occasione della convention che si terrà a Roma. Ma già nelle prossime settimane saranno resi i noti i primi punti in funzione pronti ad assistere i cittadini che a loro si rivolgeranno”.
Intanto continua l’appello ai cittadini che desiderano entrare nel network aprendo una sede dell’associazione nel proprio comune: occorre compilare l’apposito modulo online sul sito o formulare la richiesta al call center (800.949411), in funzione dal lunedì al venerdì. Non vi sono costi ulteriori a quelli degli uffici in cui verrà collocata e lastruttura centrale potrà fornire tutta l’assistenza necessaria per il suo funzionamento e le opportunità di autofinanziamento.