“Meno uno. Domani a Milano si terrà la grande manifestazione per la sicurezza voluta dal sindaco Letizia Moratti per lanciare un segnale forte a Roma, sorda di fronte alla richiesta della capitale lombarda di poter contare su 500 poliziotti in più per il presidio del territorio.
La Lega Nord, fra i primi partiti ad aderire all’iniziativa, si da appuntamento alle 19.30 di fronte all’uscita della metropolitana di via Palestra. Ad aprire segmento di corteo ove sfileranno i militanti e i simpatizzanti del movimento di Umberto Bossi un grande striscione con su scritto: “Basta campi nomadi”.
«In questo modo – ci spiega il segretario provinciale e capogruppo a Palazzo Marino, Matteo Salvini – ribadiamo la nostra posizione su uno dei problemi maggiormente sentiti dai milanesi. Un messaggio che ci auguriamo il sindaco possa recepire, perché manifestare per la sicurezza è sacrosanto, ma se poi gli agenti in più che potremmo riuscire ad ottenere dal governo devono essere impiegati per correre dietro ai nomadi abusivi, saremmo al punto di partenza».
Man mano che ci si avvicina all’ora dell’appuntamento (partenza dal giardini di Porta Venezia alle 20 e corteo fino a piazza Argentina) cresce la lista delle adesioni. Molte le sigle della società civile, del mondo politico e imprenditoriale. Ma tanti i comuni cittadini, che anche attraverso il sito www.26marzo2007.com hanno voluto dimostrare il loro assenso all’iniziativa.
Nutrita anche la rappresentanza istituzionale. Ci saranno ad esempio i sindaci e gli assessori dei comuni di: Trieste, Como. Varese, Alcurzio, Argegno, Bonemerse, Borgo San Giovanni, Brezzo di Bedero, Buscate, Vidardo, Cedrasco, Cerete, Cermenate, Cernobbio, Cottolengo, Cusago, Dairago, Desio, Domaso, Ferno. Lurago d’Erba, Novate Milanese, Palazzolo sull’Oglio, Rivolta D’Adda, Sant’Angelo Lo-digiano, Valganna, Vedugglo con Colzano e molti altri.
In piazza anche la coordinatrice del Circoli per la libertà Michele Vittoria Brambilla, che ha assicurato la presenza dei sostenitori della sua organizzazione. “Lo Stato – sostiene – deve essere al servizio dei cittadini ed il primo servizio che deve garantire è la sicurezza. È il fondamento stesso del patto sociale. E a Milano lo Stato deve e può fare di più. Mi stupisce la polemica montata da tanti esponenti del centro-sinistra – commenta l’imprenditrice – sembra che la piazza sia cosa loro. A Vicenza si può anche contraddire il Governo, pur di gridare contro gli Usa. A Milano non si può manifestare per chiedere più sicurezza? Sono certa che domani a Milano non saremo in piazza “contro” qualcuno, ma “per” qualcosa. E se questo disturba il centrosinistra e il Governo Prodi si tratta di un’ulteriore conferma che, una volta di più, dimostrano di non conoscere il Paese che si sono trovati a governare. Speriamo – conclude Brambilla – per poco ancora».
Caustico commento rivolto al centrosinistra milanese da parte del vice-sindaco Riccardo De Corato: «Il pacchetto di proposte dell’opposizione in termini di politica di sicurezza ha elementi da valutare insieme e altri che non danno alcun contributo innovativo, visto che ribadiscono politiche già in corso». Cosi il numero due di Palazzo Marino ha replicato alla presentazione dei “dieci pilastri” per dare maggiore sicurezza proposti dai Gruppi consiliari dell’Unione.
“Nel programma – chiarisce il parlamentare di An – ci sono suggerimenti che non aggiungono nulla di nuovo, visto che replicano iniziative già in fase di attuazione, altri sono irrealizzabili in quanto giudicati inaccoglibili dalla autorità di pubblica sicurezza. Ci sono però alcuni punti specifici su cui c’è la massima apertura per la loro valutazione nell’annunciato Consiglio straordinario».”
La Padania, 25/03/07, Paolo Bassi
