BRAMBILLA:”SCIOPERO AL “GIORNALE”

“Il Messaggero”, 01/06/07
Il “Gornale” si ribella al suo editore di riferimento. Per oggi i giornalisti del quotidiano di proprietà Paolo Berlusconi hanno indetto uno sciopero contro la decisione di allegare, a partire appunto da oggi e ogni venerdì, il giornale dei Circoli della libertà, di cui è presidente l’ultima scoperta politica del Cavaliere Michela Brambilla. Nel primo numero, una lunga intervista proprio a Silvio Berlusconi. Ma, ieri sera, il direttore Belpietro ha detto: «Domani noi usciamo, nonostante lo sciopero proclamato dal Cdr, il Giornale sarà in edicola, e con una foliazione quasi normale».

“Il Foglio”, 01/06/07
Milano. Michela Vittoria Brambilla sopraggiunge smagliante, super sgambata, in lieve ritardo, e ironizza sulle foto che la ritraggono appese dappertutto nella sede milanese dei Circoli della libertà: “Non si direbbe che Brambilla è megalomane, vero?”. Poi accavalla le gambe e dice finalmente ai giornalisti che i “Circoli della libertà hanno deciso di sparigliare. I livorosi dicano pure che è un fenomeno da laboratorio, intanto MVB da oggi va in edicola una volta a settimana, ogni venerdì, in allegato al Giornale, con il suo Giornale delle libertà.
La lettura comincia dall’editoriale che Brambilla sta riassumendo davanti alle telecamere accorse: “I consensi che stiamo ricevendo con questa iniziativa ci inducono a sparigliare sempre di più”. “Senza essere politici di professione – scrive MVB – e senza volersi sostituire a loro”. Obiettivi? “Primo tra tutti quello di raccogliere e poi trasmettere, anche alle istituzioni e ai palazzi della politica, idee, sentimenti, emozioni e soprattutto esigenze del cittadino che non ha sul bavero i galloni della politica”. Continua lei, concreta: “Ecco, i Circoli della libertà tutto vogliono essere meno che un prodotto di laboratorio, generato solo quando si riaffacciano le scadenze elettorali. Mesi fa sono stati questi circoli a captare, in presa diretta, la vera cifra del malcontento dei cittadini per il nuovo ticket che questo governo aveva deciso di imporre sul pronto soccorso e sulle visite specialistiche. L’effetto della nostra campagna è stato quello di costringere il Parlamento a fare subito marcia indietro. E poi le tasse. Alla fine di gennaio, siccome non c’erano elezioni in vista, i sondaggisti si occupavano d’altro. Ma è bastato che i Circoli della libertà raccogliessero le reazioni della gente che aveva aperto la prima busta paga del nuovo anno per sollevare un problema che subito dopo è diventato incandescente. E poi la droga”.
“I circoli – scrive MVB a proposito dell’emergenza droga – sono andati allora a scartabellare al ministero dell’Interno le ultime statistiche che, chissà perché, erano rimaste chiuse in un cassetto ed è scoppiata la bomba. Ora anche le istituzioni, e con visibile affanno, cercano di correre ai ripari. E poi ancora quella specie di grande idrovora che è la spesa pubblica”. Il Giornale delle libertà, diretto da MVB (affiancata da Marco Barbieri e Vittorio Brano), nasce con un logo molto occidentale – la statua della libertà americana – ed esordisce con una lunga intervista a Silvio Berlusconi. Temi affrontati: dalla recente vittoria della Cdl in occasione delle amministrative alla crisi della politica che in realtà è una crisi del centrosinistra al governo. Il Cav. si rammarica perché la maggioranza non riesce a dar vita a un partito riformista blairiano, assicura battaglia sui temi della sicurezza e dell’immigrazione, rilancia la sfida sulle tesse e alla fine incornicia il progetto di Michela Vittoria Brambilla. Con queste parole (anche sentimentali): i Circoli nascono per “mettere insieme tutti i sostenitori del centrodestra liberale e promuovere così in futuro la nascita di un grande partito della libertà”. E poi devono “diffondere la conoscenza di ciò che inibiamo realizzato con il nostro governo e di “quello che intendiamo realizzare per continuare a completare l’opera di cambiamento e ammodernamento del paese… Coordinati tra loro, devono contribuire alla realizzazione di quel sogno che è nella mente e nel cuore di tutti noi: vivere in un paese moderno dove nessuno debba temere che vada al potere il suo avversario politico, dove ci sia rispetto per tutti a cominciare dai più deboli, dove tutti possano tenere la porta aperta alla speranza, dove siano valori condivisi l’altruismo, la generosità, la tolleranza, l’amore per la libertà”. Nel resto del giornale, tra l’altro, c’è un’intervista a Magdi Allam sull’immigrazione e si parla di droga e imprenditoria maltrattata dal potere pubblico. La pagina due è dedicata “alla gente”, quella che dall’11 giugno vedremo tutti i giorni assieme a MVB nella tv satellitare delle Libertà.”