BRAMBILLA:”TRE LIGURI SU QUATTRO TEMONO GLI IMMIGRATI”

“Da quando Silvio Berlusconi ha lanciato l’idea di una donna alla guida del centrodestra, tutti hanno pensato a lei, alla “Cavaliera azzurra” : Michela Vittoria Brambilla, ex modella ora imprenditrice, è presidente dei Circoli della Libertà, sta organizzando una tv, un giornale ed una radio (delle libertà) che dovrebbero partire entro la fine mese. Il Secolo XIX l’ha intervistata alla vigilia del convegno che la sua associazione ha organizzato a Genova (oggi, ore 18 a Palazzo Ducale, interverranno, oltre a lei, Sandro Bondi, Claudio Scajola, Alfredo Biondi e Ignazio La Russa) sul tema “Liguria, una regione nel tunnel dell’insicurezza, fra criminalità e immigrazione clandestina”.
Presidente Brambilla, come ci si sente da futuro premier in pectore del centrodestra?
«Non posso che essere lusingata dalle ipotesi fatte, in questi giorni, sul mio nome. Berlusconi, ed io con lui, pensa che sia arrivato il momento di candidare una donna a leader anche se, per adesso, il presidente non fa nomi. Quello che conta, in queste scelte, è soprattutto il merito nell’azione politica quotidiana. Anche se, voglio ricordarlo, per oltre il 60% degli elettori di centrodestra il leader deve essere ancora Silvio Berlusconi».
Oggi si svolgerà il convegno dei Circoli della Libertà sulla criminalità e l’immigrazione in Liguria. Voi avete svolto un sondaggio tra i liguri ed un focus tra i genovesi. Ci può anticipare qualche dato?
«Innanzitutto il campione, noi abbiamo svolto interviste tra cittadini di ogni reddito e di ogni fascia sociale. Risultato, la maggioranza si sente sempre più insicura. Cresce la loro incertezza economica e personale. Noi abbiamo fotografato le cifre di questo disagio. Due dati, sono emblematici. Il primo: il 74% dei liguri che abbiamo intervistato ritiene che l’immigrazione clandestina favorisca la criminalità. Ma attenzione, e qui arriva il secondo numero importante, questo stato d’animo non ha nulla a che vedere con la xenofobia: oltre il 60% dei liguri, infatti, si è detto favorevole a concedere il diritto di voto agli immigrati che vivono nella legalità. L’integrazione dell’immigrato, secondo la nostra ricerca, resta fondamentale per i cittadini italiani».
Il governo ha preparato un disegno legge Amato-Ferrero, che dovrebbe scardinare la Bossi-Fini, varata dal centrodestra per regolare l’immigrazione. I Circoli della Libertà hanno già cominciato la raccolta delle firme per abrogarlo nel caso diventasse legge. Cosa non va nel ddl del governo?
«Il punto che riassume l’assurdità del ddl di Amato e Ferrerò si chiama autosponsorizzazione. Di fatto, è lo stesso immigrato che garantisce per se stesso al momento di entrare nel nostro Paese, purché si dichiari “in possesso di risorse finanziarie adeguate al periodo di permanenza sul territorio nazionale”. In questo modo si spalancano le porte all’immigrazione clandestina, non possiamo accettare una cosa del genere. Un governo dovrebbe legiferare e controllare il territorio oltreché far rispettare la legge da tutti, cittadini italiani e immigrati. Non è un caso se i liguri, intervistati nel nostro sondaggio, dicono che l’immigrazione va bene purché sia legata alla legalità perché, al contrario, diventerebbe soltanto un cavallo di troia per la criminalità organizzata. I Circoli della Libertà, oltre a raccogliere le firme per il referendum, hanno avviato una petizione popolare da presentare al Parlamento italiano ma anche in sede di Unione europea. Perché, lo voglio ricordare, il meccanismo dell’autosponsorizzazione non esiste in nessun altro Paese europeo e non credo che la comunità possa digerirlo facilmente».
Chiudiamo con il “gossip” politico: Berlusconi una volta ha detto che quando entra lei, nei vertici di Forza Italia, Sandro Bondi comincia a sudare. È vero?
«Con Sandro siamo in ottimi rapporti è c’è una profonda stima reciproca: oggi, ad esempio, saremo insieme a Genova. Eppoi alle riunioni politiche non mi corteggia mai nessuno, abbiamo altro a cui pensare».”
Il Secolo XIX, 07/05/07