“Riforma radicale dell’Enit, nuova classificazione degli alberghi, tagli all’Iva, patto tra Esecutivo, Regioni e imprese. Su questi quattro punti il Governo si muoverà nelle prossime settimane, per rilanciare l’industria turistica, come ha annunciato il sottosegretario Michela Brambilla alla Conferenza nazionale del settore a Riva del Garda (Trento).
«Dopo 24 anni finisce il caos della classificazione alberghiera in Italia – ha detto Michela Brambilla – vareremo entro un mese un nuovo sistema di classificazione delle strutture ricettive. Ci saranno standard minimi omogenei su tutto il territorio nazionale e un’autocertificazione della qualità dei servizi offerti su base volontaria. La bozza del decreto è pronta e l’ho già consegnata a Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, e a Enrico Paolini, coordinatore degli assessori regionali al Turismo».
«Per quanto riguarda l’ente di promozione Enit – ha aggiunto il sottosegretario – a breve annunceremo la riforma dell’ente e la persona designata a metterlo in atto, è ora di rimettere mano a una riorganizzazione, non è possibile spendere metà dei fondi solo per mantenersi». L’attuale presidente dell’Enit, Umberto Paolucci (che è nel top management internazionale di Microsoft), ha infatti rassegnato il mandato («non ho una poltrona da difendere, ho fornito al paese un servizio gratuito») e sarà sostituito da un nuovo vertice. Le voci si rincorrono, tra cui quella che vorrebbe l’imprenditore Matteo Marzotto in pole position, su proposta di Michela Brambilla. «Paolucci ha svolto un lavoro apprezzabile», ha aggiunto il sottosegretario. Errani ha chiesto che vengano eliminate alcune sedi estere utilizzando al loro posto le ambasciate.
L’obiettivo del Governo – ha spiegato Michela Brambilla – è di far crescere di due o tre punti il Pil grazie al rilancio dell’industria turistica. Una mossa chiave sarà «la riduzione dell’Iva nel settore che è già nel programma dell’Esecutivo e sarà realizzata». Il sottosegretario ha ricordato che la tassazione media delle imprese turistiche in Italia è pari al 31% contro una media europea del 24% ed ha aggiunto che «l’Iva in Italia per le imprese turistiche è al 10% ma nei Paesi concorrenti è molto più bassa».
Il rilancio portale Italia.it «è molto importante ma ora non è tra le mie priorità urgenti» ha aggiunto il sottosegretario che ha annunciato un accordo con il ministro Brunetta in base al quale sarà il Dipartimento del Turismo a gestirlo.
Le attese sull’estate sono negative. Secondo Trademark si profila una perdita di almeno un miliardo di euro di giro d’affari. Secondo le stime Federturismo-Ciset flettono i flussi italiani e stranieri. «Il turismo non è in declino ma ha bisogno di rilancio», ha detto il presidente del Cnel Antonio Marzano.
«Nessuno si preoccupa» della domanda – ha sottolineato il presidente di Federturismo-Confindustria Daniel John Winteler -. Tutti gli altri Paesi lavorano prima di tutto sulla domanda». In Italia invece «non disponiamo di una segmentazione della domanda: forse invece che alla spartizione delle poltrone bisognerebbe porre attenzione ad una segmentazione della domanda fatta da esperti del settore. Nel nostro paese spesso prima ci sono i fondi poi si cercano i progetti; così si rischia ovviamente di avere progetti che stanno in piedi solo perché c’è un finanziamento. Bisogna attirare investimenti esteri». Bernabò Bocca, presidente di Confturismo ha sottolineato la necessità di rilanciare la domanda interna.
Il Sole 24 Ore, 21 giugno 2008”