BRAMBILLA:”TURISMO: PER UN’ITALIA SENZA BARRIERE”

“Non era più accettabile che milioni di italiani portatori di disabilità temporanea o permanente, non potessero godere di una vacanza in autonomia e a pari opportunità di tutti gli altri cittadini, in quanto il nostro paese non era in grado di garantire quella che è un offerta di servizi adeguata per rispondere anche alle loro esigenze”. Così è intervenuto il Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, al convegno “La vocazione termale del Lago di Garda”, che si è tenuto questa mattina a Sirmione (Brescia).

“L’attenzione alla persona e alla sua centralità rappresenta una delle linee portanti della mia azione di governo – ha spiegato il Ministro – pertanto ho voluto con determinazione intraprendere quella che considero innanzitutto una grande battaglia culturale e di civiltà. Con la norma introdotta nella riforma del turismo che abbiamo approvato questa settimana, la prima vera e completa che sia mai stata realizzata in Italia, viene sancito il diritto per tutti coloro che sono portatori di disabilità di qualsiasi genere, motorie, sensoriali ed intellettive, di fruire dell’offerta turistica in modo completo e in autonomia, senza alcun aggravio di prezzo, al pari di tutti i cittadini e verrà considerato atto discriminatorio impedire loro di esercitare tale diritto per motivi connessi alla propria disabilità. Vogliamo un Italia accessibile per tutti, senza più barriere – ha continuato – Non dimentichiamo che stiamo parlando di tante e tante persone che si trovano in una situazione di mobilità ridotta in relazione alle fasi della vita, come ad esempio gli anziani, in relazione ad incidenti o a vere e proprie patologie, cosi come esistono altre forme di disabilità che si riferiscono alla sfera non strettamente motoria. Vogliamo garantire a tutti loro il diritto di migliorare la qualità della propria vita: la vacanza non va infatti intesa solo come divertimento ma anche come momento di coesione sociale, culturale e di benessere psico fisico”.
“Purtroppo in Italia esistono ancora tanti e vergognosi episodi di discriminazione nei confronti di chi è portatore di disabilità di vario genere- ha specificato il ministro Brambilla- alcuni li abbiamo letti sui giornali, altri sono stati denunciati dottamente al mio ministero. L’unico caso mi è stato riportato dall’organizzatore di una settimana di vacanza per un gruppo di bambini affetti da patologie di questo genere, accompagnati dai loro genitori e da alcuni professori. A distanza di pochi giorni dal viaggio si sono visti rifiutare il soggiorno dai proprietari della struttura ricettiva che avevano scoperto che questi giovani turisti non erano, a detta loro, come gli altri. Un comportamento che non fa onore ad un grande paese come il nostro ed alla generosità e solidarietà del popolo italiano che non potrà più ripetersi.”
Il ministro Brambilla aveva da tempo avviato questa battaglia, dapprima istituendo il comitato ministeriale che ha lo scopo di promuovere questo cambiamento culturale necessario e poi realizzando il primo manifesto italiano del turismo accessibile, un decalogo di linee guida per attuare nei fatti l’adeguamento che il paese aspettava da tempo. La completezza di tale documento ed il suo essere all’avanguardia hanno valso il fatto che la sua applicazione sia stata estesa a livello europeo, iniziativa sancita con la firma di un protocollo di adozione tra il ministro Brambilla ed il rappresentante del network europeo di turismo accessibile, avvenuta proprio poche settimane fa.