“Sottosegretario Brambilla, la domanda turistica cala e lei fa il regalo di Natale a bagnini e gestori di locali sulle coste?
Assolutamente sì e sono molto soddisfatta perché sui canoni demaniali la situazione era diventata ingestibile: norme incomprensibili, cifre altissime, assurde, la diretta consenza che gli operatori si rifiutavano, comprensibilmente, di pagare».
Il sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla tira un sospiro di sollievo: «È stata una trattativa durata due mesi, ma penso di aver fatto bene a cercare il confronto con le categorie».
Che sembrano soddisfatte. Eppure gli aumenti sono rimasti: più o meno del 60 per cento…
«Certo ma a fronte di incrementi che superavano mille per cento, ora siamo arrivati a una mediazione: gli operatori del settore pagheranno il giusto mentre allo Stato sarà garantito un gettito».
Bisogna vedere se il ministro Tremonti darà l’ok al piano. A proposito, sarà attraverso un emendamento alla Finanziaria?
«È possibile che sia attraverso un emendamento, ancora non so quale sarà il mezzo ma l’intervento dovrebbe essere urgente e ancora non posso escludere nulla. Ma il punto importante è l’accordo che è appena stato raggiunto con le Regioni e gli imprenditori. Un’intesa che non si trovava da decenni… Io sono davvero soddisfatta».
Resta da vedere se tutto questo si tradurrà in prezzi più bassi per i turisti.
«Proprio per questo ho convocato gli stati generali del settore nella seconda settimana di dicembre. Come rappresentante del Governo proporrò di mettere a punto offerte per contrastare la contrazione dei consumi. Penso a pacchetti omnicomprensivi a basso costo e risparmi anche per l’estero».
Basterà per la crisi?
«È una grande sfida».
Gli imprenditori parlano di «nanismo»…
«Mah, non è sempre negativo che ci siano tante piccole imprese. Certo, quello che manca – e questo è il problema numero uno – è l’arrivo di grandi catene internazionali, la mancanza di investimenti, ma perché?»
Già, perché?
«Perché finora è mancata una vera politica economica, dietro al turismo. Ma posso assicurare che questo Governo intende puntare sul settore».
Attraverso sgravi fiscali per le imprese?
«Quelli sono già previsti con la Finanziaria di Tremonti. Da parte mia sto facendo pressing affinché venga ridotta l’Iva. Inoltre, nelle prossime settimane dovrebbero essere garantiti dei pacchetti di prodotti per rafforzare le linee di credito soprattutto concesse a chi investe nel settore (in riqualificazione, per esempio)».
Sul fronte del consumo, invece, lei ha parlato di pacchetti per le famiglie. Altri programmi?
«La parola d’ordine è destagionalizzare. Basta con l’alta e la bassa stagione. Prendiamo il turismo sociale, stiamo lavorando al confezionamento di offerte promozionali per anziani, pensionati, mamme con figli, diversamente abili in sei luoghi di villeggiatura campione (al mare e in montagna). Oltre alle formule low cost, l’offerta deve essere scomposta e ricomposta sotto forma di proposte ad hoc: un altro esempio? il turismo congressuale. Ancora: in cantiere venti itinerari insoliti del Belpaese da lanciare. Penso a percorsi per golfisti, penso alle vie fluviali. Tutto, però, cercando di tenere a freno l’inflazione. Per questo mi sono opposta alla tassa di soggiorno chiesta da alcune città d’arte. C’è la crisi, non facciamoci del male…»
Marcella Cocchi, La Nazione, 27 novembre 2008″