BULLISMO, ON. BRAMBILLA: “DIVENTI REATO SPECIFICO”

“Il gesto estremo compiuto oggi da una ragazza di 12 anni, che ha tentato di “farla finita” perché “non ce la faceva a tornare in classe” è solo l’ultimo di una lunghissima serie di episodi che provano l’urgenza di un intervento legislativo sul fenomeno del bullismo, forma subdola e insidiosa di violenza realizzata anche per via digitale”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “Resto dell’opinione – aggiunge – che, come previsto dalla mia proposta di legge in materia, questa fattispecie meriti di diventare un reato specifico, da definire rigorosamente e distinguendo con nettezza tra la posizione di autori minorenni, bisognosi soprattutto di interventi educativi, e la responsabilità di maggiorenni, che richiede una proporzionata risposta sanzionatoria”.  Il bullismo, incalza l’ex ministro, è ormai “un fenomeno di massa”, che interessa un adolescente italiano su due tra gli 11 e i 17 anni, “e che non possiamo più permetterci di ignorare. La risposta del Parlamento – sottolinea – non può più farsi attendere”.