CACCIA, BRAMBILLA: “ASSURDO PERDERE LA VITA IN QUESTO MODO”

“Le pare giusto perdere la vita in questo modo?”, so­spira il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Ministro, un’altra domenica terribi­le: due incidenti mortali, uno in To­scana e uno nelle Marche…
“Voglio esprimere la più sincera vici­nanza a queste famiglie. Sono trage­die che non devono più succedere. L’anno scorso ci sono stati 24 morti e 71 feriti in incidenti di caccia, quest’anno in soli due mesi già 14 persone hanno perso la vita e 16 sono rimaste ferite. Non è tollerabile, e, mi creda, gli italiani non ne possono più”.
Secondo un sondaggio Ipsos l’80% degli italiani è per l’abolizione o la forte restrizione della caccia.
“Sono sommersa di mail di cittadini che mi chiedono di andare avanti. Gliene leggo una a caso: Alessandro mi scrive che ha una casa in provin­cia di Rieti, non può passeggiare coi suoi due bambini per non correre il rischio di essere impallinato… Vede, io non devo rispondere solo alla mia coscienza, ma anche al mio ruolo isti­tuzionale: secondo lei, il turismo nel­la natura quanto sarà incentivato da episodi come quelli di oggi?”.
Infatti avete presentato un ddl trasversale…
“Un ddl che risponde prima di tutto alla necessità di restituire l’incolumi­tà ai cittadini: è una battaglia di civil­tà, non può che essere trasversale. Il ddl prevede l’abolizione dell’articolo 842 del codice civile, che è un unicum in Europa, per cui da noi grazie a una legge anacronistica la proprietà privata abdica a favore dei soli cacciato­ri. E poi chiediamo il raddoppio delle distanze da cui i cacciatori possono sparare, che oggi è a soli 100 metri dalle case e 50 dalle strade”.
Già, però non ha fatto in tempo a parlarne che un suo collega, il mini­stro Galan, ha detto che 92 senato­ri non voteranno le sue proposte…
“Hanno fatto un documento per dire che non sono d’accordo, ma il ddl non lo hanno nemmeno letto. Il sog­getto del ddl è l’incolumità dei citta­dini, su cui tutti, destra e sinistra, non possono che essere d’accordo. Poi, sa, il Pdl è il più grande partito italiano, che ci siano più voci è nor­male. Io do voce alla maggioranza de­gli italiani che, come me, amano gli animali e vogliono vederli tutelati e rispettati. La lobby dei cacciatori è molto forte, ma ora quel muro grani­tico che hanno eretto ha iniziato a sgretolarsi: e lo si evince da come mi attaccano”.
Ma perché è co­sì difficile opporsi alla caccia? Nei giorni scorsi le è arrivata anche una macabra intimi­dazione…
“Un gesto che qualifica chi l’ha com­piuto. Ringrazio per la solidarietà il presidente della Repubblica, di Ca­mera e Senato, il governo intero. Non saranno atti di questo genere a farmi cambiare rotta”.

 

“La Stampa”, Francesca Schianchi, 15 novembre 2010