“E’ scandaloso che le Regioni abbiano quasi completamente ignorato la richiesta dell’Ispra, formalizzata con nota del 27 agosto scorso, di assumere “provvedimenti regolatori” dell’attività venatoria, per ridurre il rischio di gravi danni alle popolazioni di animali selvatici.
Nonostante la siccità, gli incendi, l’evidente sofferenza della fauna, per l’ennesima volta le Regioni, in palese violazione della direttiva uccelli, hanno preferito compiacere la lobby delle doppiette. Se questo è l’atteggiamento degli enti chiamati a gestire il patrimonio faunistico, proprietà dello Stato, cioè di tutti noi, siamo certi che gli italiani se ne ricorderanno nel momento in cui eleggeranno i loro nuovi rappresentanti. Inoltre, l’apertura addirittura anticipata di domani, esporrà a nuovi ricorsi in sede europea ed indebolirà ulteriormente la già precaria posizione del nostro Paese, più volte condannato dalla Corte di Giustizia per infrazioni in materia venatoria, i cui oneri sono sempre a carico dei contribuenti”.
Lo afferma una nota della Federazione italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. Alla Federazione, nata la scorsa primavera, aderiscono le associazioni animaliste Enpa, Lav, Lega del Cane, Leidaa, Oipa, Chiliamacisegua, Noi Animali, Arca, Sos Levrieri, e sono legate da un patto di scopo le associazioni ambientaliste Lipu, Marevivo, Pronatura, Wwf. L’organismo si é inoltre dotato di un giornale on line, www.nelcuore.org, primo nel suo genere, che
diffonde in tempo reale tutte le notizie e gli approfondimenti in tema ambientalista ed animalista, dall’Italia e dal mondo.