“Chiaramente siamo di fronte ad un gravissimo tentativo di interferire nella vita pubblica del nostro paese attraverso sistematiche violazioni della privacy. Le “vite degli altri” devono restare “degli altri” e ringrazio i magistrati e la polizia postale per aver riaffermato, nel più concreto dei modi, questo principio di libertà e di civiltà. Sono consapevole delle limitazioni che la privacy di un personaggio pubblico deve subire, ma vi sono confini insuperabili e diritti garantiti a tutti i cittadini che non si possono violare. Quanto alle mie e-mail, la prima cosa che ho pensato è stata: “Che noia leggersele tutte! Speriamo almeno che qualcuno si sia così interessato alle tematiche animaliste che, com’è noto, sono largamente protagoniste del mio impegno sociale e politico”.
Così l’on. Michela Vittoria Brambilla commenta l’indagine, condotta dalla Polizia postale e coordinata dalla procura di Roma, che ha portato all’arresto di due persone, accusate di spiare politici, istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali e imprenditori di livello nazionale. L’on. Brambilla figura nell’elenco delle personalità spiate.