DOG LOVERS DAY, A GISELLA GRANDE (LEIDAA) IL “PREMIO DELLA BONTÀ”

E’ andato  a Gisella Grande, presidente della sezione LEIDAA di Cosenza, e a tutta la sua squadra di volontari, il “premio della bontà” assegnato ogni anno, in occasione del “Dog lovers day”, dalla presidente nazionale della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, on. Michela Vittoria Brambilla, a una persona, o un gruppo di persone, il cui eccezionale impegno a difesa degli animali ha commosso l’opinione pubblica. Gisella Grande l’ha ricevuto oggi, dalle mani dell’ex ministro, al parco Esposizioni Novegro, nell’ambito della manifestazione “Quattro zampe in fiera”.

La signora Grande, con le persone generose che coordina, opera in un territorio molto difficile, dove abbandono e maltrattamenti sono all’ordine del giorno e il randagismo è un’emergenza permanente. Eppure il caso della cagnolina Giulia, ritrovata nelle campagna di Santa Caterina Albanese, non poteva essere classificato come ordinario, neppure in un contesto del genere. Allertati  da alcuni residenti, l’11 maggio scorso, i volontari si sono trovati davanti ad una cucciola di circa 7-8 mesi, in evidente stato di grave  debilitazione, il cui corpo era martoriato da ampie ustioni, all’apparenza provocate da una sostanza corrosiva, molto probabilmente versata apposta. Portata d’urgenza in una clinica del capoluogo, Giulia è passata attraverso un lungo percorso terapeutico che l’ha portata a curare le proprie ferite e alle rimozione dell’occhio sinistro, ormai perduto: settimana dopo settimana, sotto le cure di Gisella, il suo pelo è ricresciuto e la salute è migliorata. Soprattutto, Giulia ha recuperato la gioia di vivere ed è diventata forte abbastanza da poter essere adottata. Ora ha trovato una famiglia con cui trascorrere, felice, il resto della vita, ripagata della sofferenza che ha dovuto subire, non si sa ancora per mano di chi e perché. Ammesso che un perché possa esistere per un’azione di così pura malvagità.

“Questa storia esemplare – afferma l’on. Brambilla – suggerisce molte considerazioni, alcune amare, altre incoraggianti. Dobbiamo in primo luogo riconoscere l’abnegazione e i meriti straordinari dei tantissimi volontari che in  molti territori del Paese oppongono se stessi, direi letteralmente i propri corpi, al dilagare dell’indifferenza e della crudeltà verso creature innocenti, colpevoli solo di non avere difese. Non li ringrazieremo mai abbastanza per il lavoro che svolgono, di vera e propria supplenza dinanzi alla troppo frequente “diserzione” delle istituzioni preposte dalla legge a contrastare il randagismo e le sue penose conseguenze. Il premio che diamo a Gisella è simbolicamente un premio che diamo a tutti questi “combattenti” che danno salvezza agli animali e speranza alle persone per bene. E’ anche un biasimo, non implicito ma esplicito, verso tutti coloro che dovrebbero fare e non fanno, verso chi non sente il dovere di mettere fine alla vergogna e allo scempio di cui gli animali e la legalità sono egualmente vittime”.

La consegna del premio ha preceduto il tradizionale “dog show”, aperto a chiunque, partecipando, volesse esprimere il suo affetto per l’animale con cui divide la vita. Riconoscimenti per tutte le categorie di quattrozampe, grandi piccoli, belli e brutti, cuccioli e anziani, con la cagnolina Giulia, rinata, come ospite d’onore.