Tra le disposizioni ad applicazione immediata della nuova legge francese 1539/2021 “per il contrasto al maltrattamento degli animali e la promozione del legame tra gli animali e gli uomini” ci sono l’inasprimento delle pene per il maltrattamento degli animali e il divieto di allevare animali per il solo scopo di produrre pellicce. Lo rileva la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, fondata e presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, in occasione della giornata dei diritti degli animali del 10 dicembre e alla vigilia dell’inizio delle votazioni in Senato sugli emendamenti alla legge di bilancio “segnalati”, compreso quello che sancisce la definitiva chiusura degli allevamenti di animali da pelliccia.
Per l’occasione l’associazione pubblica sul proprio sito una dettagliata tabella comparativa, realizzata in collaborazione con la startup Green Impact, tra la legislazione italiana vigente e la recentissima legge francese, votata dal Senato di Parigi praticamente all’unanimità (332 favorevoli, 10 astenuti, 1 contrario) ed entrata in vigore il 1° dicembre. Per ciascun argomento trattato (ad esempio, “animali da compagnia” o “equidi”) la tabella fornisce su quattro colonne le disposizioni della legislazione francese previgente, le nuove disposizioni della legge francese, la data di entrata in vigore delle disposizioni stesse e la normativa italiana oggi in vigore.
Con un unico provvedimento senza precedenti in Europa, la Francia ha introdotto una serie di divieti in discussione da tempo anche in Italia, come quello di detenere ed esporre animali nei circhi e nei delfinari, di sfruttare gli equidi nelle fiere, di vendere cani e gatti nei negozi.
(Senato italiano, foto di repertorio)