“”Chiediamo un incontro al ministro dell’Istruzione, università e ricerca Mariastella Gelmini, per discutere dei provvedimenti più urgenti in favore della ricerca scientifica in Italia”. Così Francesco Mauriello, ricercatore di chimica e presidente dell’Adi, Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani (www.dottorato.it), in un’intervista rilasciata al sito dei Circoli della Libertà di Michela Vittoria Brambilla. “In particolare vogliamo parlare delle necessità di un decreto di adeguamento delle borse di dottorato, indispensabile per attuare l’aumento reso possibile dai fondi stanziati in Finanziaria 2008. Le borse di dottorato sono ferme a circa 800 euro da ormai otto anni: vorremmo che fossero almeno alzate a mille e che si prevedessero revisioni periodiche sulla base di meccanismi automatici o di una contrattazione del ministro con le associazioni di categoria. Per questo abbiamo da poco lanciato la campagna ‘Se potessi avere 1000 euro al mese’, che ha già raccolto 13.000 adesioni”.
Altri i temi che i dottorandi di ricerca desiderano portare all’attenzione del ministro, come la revisione dei concorsi per ricercatori, “per evitare le baronie, oggi così diffuse, e per dare spazio ai giovani meritevoli”.
“Oggi in Italia si investe troppo poco nella ricerca scientifica: solo l’1,1% del pil, di cui il 65% arriva dallo Stato e il 35% dalle aziende” conclude Mauriello. “Un Paese, per crescere, per svilupparsi, deve investire nella ricerca. Basti pensare che la Cina vi destina il 2,2% del pil. L’Italia, con il trattato di Lisbona, si è impegnata a raggiungere il 3% entro il 2010, ma se vogliamo centrare questo obiettivo è necessario intervenire con investimenti massicci e agevolazioni, per esempio sgravi fiscali, per le aziende più illuminate”.
Diletta Grella
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