A fronte del “disagio diffuso” sulla tutela dei diritti dei minori – documentato, tra l’altro, dal moltiplicarsi delle segnalazioni al Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza – “il governo finora ha fatto molti annunci ma non ha dato risposte”. Lo sottolinea l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “Da quando, nell’autunno scorso, la nostra commissione ha ricominciato ad operare – afferma la presidente – tentiamo in ogni modo di richiamare l’attenzione di chi governa su un fatto che dovrebbe preoccupare tutti: i fondi stanziati per l’infanzia e l’adolescenza, dopo decenni di tagli, sono al minimo. In queste condizioni impostare una politica per le giovani generazioni è molto difficile, se non impossibile. O usciamo dalla logica di un welfare totalmente squilibrato verso la spesa pensionistica o l’Italia condannerà prima una parte delle sue giovani generazioni e poi se stessa alla marginalità. Investire oggi su bambini e adolescenti vuol dire promuovere la crescita del Paese ed evitare danni, anche economici, ben più gravi, e meno riparabili, in futuro. Su questo fronte è bene che il governo Renzi esca dalla fase, già ora troppo lunga, dei proclami. Nel DEF c’è pochissimo sull’infanzia e non è stata neppure assegnata una delega specifica nell’ambito dell’esecutivo: sono pessimi segnali. Se non si cambia registro, il quadro non resterà quello odierno, determinato da una pluridecennale indifferenza, tristemente noto e denunciato anche quest’oggi dalle associazioni e dal Garante, ma peggiorerà”.