INFANZIA, ON. BRAMBILLA: SCELTA TRA POLITICA SERIA E INVESTIMENTI O IL DECLINO

MINORI STRANIERI: “IN CINQUEMILA SPARITI DOPO GLI SBARCHI”

“Si ha la sensazione di essere davvero arrivati ad un bivio: o si mette in campo una politica  seria, organica e adeguatamente finanziata per l’infanzia e l’adolescenza oppure, è evidente, la condizione dei  minori più poveri nel nostro Paese continuerà a peggiorare e presto il declino sembrerà ineluttabile”. Lo ha detto oggi l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, durante il convegno “Riprendersi il futuro – Povertà e disagio minorili nell’Italia che cambia” organizzato dalla commissione per presentare gli atti dell’indagine sulla povertà e le proposte per contrastarla.

“Siamo ben consapevoli – ha proseguito la presidente on. Brambilla, riassumendo la posizione della commissione – delle condizioni economiche in cui versa il nostro Paese (alto debito, bassa crescita, elevata disoccupazione soprattutto giovanile) mentre tutte le categorie chiedono, in un modo o nell’altro, di essere protette. Ma è proprio in momenti così difficili che occorre qualificare la spesa, come l’azione di governo in generale, e indirizzarla verso gli obiettivi  considerati davvero strategici. La tutela dei giovanissimi e la promozione dei loro diritti non possono non esser tra questi. L’esecutivo dimostri nei fatti di condividere il nostro punto di vista”.

Numerose “le proposte e le richieste” contenute nel documento conclusivo: la sollecita approvazione del Piano nazionale per l’infanzia, innanzitutto; l’inserimento nel Piano di misure organiche e adeguatamente finanziate per il contrasto della povertà minorile; un significativo incremento del sostegno alle famiglie con più minori, “da considerare investimento e non intervento assistenziale”; un negoziato con la Ue per ottenere lo scorporo delle spese per l’infanzia e l’adolescenza dal calcolo del rapporto deficit/pil; l’istituzione di un sistema permanente di monitoraggio delle condizioni economico-sociali dei cittadini più giovani; la creazione di un meccanismo di verifica degli effetti della spesa per bambini e ragazzi; l’obbligo di valutare preventivamente “l’impatto” sui giovanissimi dei provvedimenti che il governo intende assumere o il Parlamento sta per votare; la costruzione di un sistema dignitoso ed efficiente di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati.

“A questo proposito – conclude l’on. Brambilla – va segnalato come emergenza nell’emergenza il problema dei minori che si rendono irreperibili una volta arrivati nel nostro Paese: sono ben 5.114 secondo l’ultimo report mensile (maggio 2015) del ministero del Lavoro i giovanissimi scomparsi dopo gli sbarchi. C’è il forte rischio che questi minorenni finiscano in circuiti illegali, forniscano manovalanza alla criminalità organizzata, siano variamente sfruttati anche per i più turpi traffici. Il governo non può fare finta di nulla, la “sparizione” di cinquemila minorenni non è una bagatella”.