“Il coniglio è un animale socievole e sensibile, nelle case degli italiani ormai è sempre più presente, per i bambini è un compagno di giochi come il cane o il gatto. E’ tempo di prenderne atto”. Lo ha detto questa mattina l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, firmando a Bergamo, al banchetto di via Papa Giovanni XXIII, la petizione di Lav e Animal Equality per il riconoscimento dei conigli come “animali familiari” e perché a questa specie sia garantita la stessa tutela giuridica assicurata a cani e gatti, a partire dal divieto di macellazione.
L’on. Brambilla, che aveva già depositato nel gennaio scorso una proposta di legge con le medesime finalità, ha ora fatto proprio anche il testo sostenuto dalle associazioni. “Superata l’iniziale timidezza – osserva l’ex ministro – il coniglio è capace di stabilire un forte legame affettivo con gli esseri umani che se ne prendono cura. Come il cavallo, ma per ragioni storiche completamente diverse, il coniglio ha un duplice, e poco invidiabile, status: tradizionalmente sfruttato come animale da carne e da pelliccia, si è affermato come animale d’affezione. Obiettivo della nostra proposta è superare questa ambiguità, prendendo atto dei cambiamenti intervenuti, e tutelare un animale che ormai, nelle nostre case, è diventato un amico. Esattamente come il cane e il gatto”.
In assenza di un’anagrafe ufficiale, che la proposta di legge introduce, è impossibile dire con precisione quanti siano i conigli “da compagnia” nel nostro Paese. Alcuni parlano di 800 mila animali. Secondo il “Rapporto Italia 2015” dell’Eurispes, per diffusione il coniglio viene dopo il cane, il gatto, gli uccelli e le tartarughe, scelto dal 2,9 per cento di quanti convivono con un animale domestico.
La raccolta di firme per la tutela dei conigli proseguirà anche nella giornata di domani in tutte le principali piazze italiane: “Sono certa – afferma l’ex ministro – che saranno in tanti a condividere la nostra proposta e a sottoscrivere l’appello. Cultura e sensibilità sono molto cambiate, in meglio”