POLEMICHE SU ICHINO. “FANNULLONE SARÀ LEI”

Non perdetevi la polemica esplosa tra Pietro Ichino, docente di diritto del lavoro all’università di Milano ed editorialista del Corriere della sera e i sindacati che rappresentano i dipendenti pubblici perché è proprio una “chicca”. La vicenda nasce da un libro (“I nullafacenti”) che Ichino ha dato alle stampe nelle scerse settimane e che mette il dito sulla piaga del tasso di improduttività per non dire di peggio di molti addetti della pubblica amministrazione. Tesi ichiniana: nessuno nega che ci siano anche dipendenti pubblici che si guadagnino lo stipendio e anche vero però che ce ne sono molti altri che , per responsabilità loro o dell’organizzazione che sovrintende al loro lavoro, si girano i pollici costando molto ma producendo assai poco. E via con analisti e statistiche che comproverebbero questo assunto. Tanto da chiedere anche l’istituzione di un’Authority che possa valutare l’efficienza e la produttività della pubblica amministrazione. Tutto forse sarebbe passato sotto silenzio se Ichino, per sponsorizzare il suo libro, non avesse deciso di partecipare il 9 gennaio ad un seminario che, proprio traendo spunto dalla sua opera, aveva come titolo altisonante “Licenziare i fannulloni”. Ecco così che, mentre gli oratori si apprestano alla concione, in sala, scoppia un putiferio. Le urla (“caro Ichino, fannullone sarà lei”) non vengono da esponenti Cisl, il sindacato che secolarmente tutela, almeno sulla carta, i diritti del dipendente pubblico, ma dai sindacati di base, tipo Rdb-Cub , davvero scatenati nel contestare incipit e contenuti del manifesto ichiniano. Al grido “ma Ichino sa davvero cosa facciamo e quanto guadagniamo?” anche fuori dal seminario c’è turbolenza tanto che il professore si imbuca nell’auto e se ne va. Ecco un bel tema che i Circoli della libertà intendono cavalcare. Che la macchina pubblica funzioni oggi poco e male è assolutamente certo, ma chi si sta davvero adoperando, a livello politico e delle Istituzioni, perché si faccia luce su questo problema? Noi dei Circoli stiamo preparando un vero dossier sui guasti della P.A. il cui funzionamento costa al contribuente bei soldoni. Ma non saremo così stupidi da fare di ogni erba un fascio. Primo, perché è vero che, dentro questo mammut burocratico, c’è chi lavora e che va per questo rispettato. E’ anche vero però – Ichino in questo non ha proprio tutti i torti- che ci sono sacche di improduttività da smascherare. E tocca ai Circoli togliere questi coperchi. Mandate a questo sito le vostre impressioni e soprattutto le vostre testimonianze perché l’argomento, soprattutto dopo la sberla di questa legge finanziaria da super tax, è ormai di strettissima attualità.