POVERTA’, ON. BRAMBILLA: “CAPORETTO DI RENZI OGGI, LETTA E MONTI PRIMA”

“E’ una vera e propria Caporetto nella lotta alla povertà, soprattutto dei minori, quella evidenziata dai dati che l’Istat ha consegnato alla commissione Lavoro del Senato. Un disastro di cui è troppo comodo incolpare solo la crisi, ma che è stato provocato dall’indifferenza e dall’incapacità di tre governi: Renzi oggi, Letta e Monti prima”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza commentando la relazione dell’Istituto di statistica diffusa oggi.

“Negli ultimi dieci anni – sottolinea l’ex ministro di FI – il numero delle persone che vivono in povertà assoluta è aumentato del 177 per cento. Quello dei minori in povertà assoluta è aumentato del 298,2 per cento. Attenzione però all’evoluzione del fenomeno. Ai tempi del governo Berlusconi, l’incidenza della povertà assoluta individuale si manteneva sotto il 4 per cento, poi, con il governo Monti, è cominciata l’esplosione che ha portato al record assoluto sotto Renzi (8 per cento). Impressionante anche la progressione registrata dalla povertà minorile tra il 2011 (523 mila minori in povertà assoluta, il 5 per cento del totale dei minori residenti) e il 2015 (1 milione 131mila i minori coinvolti, quasi l’11 per cento)”. Ma non è tutto. “Nei giorni scorsi – prosegue l’on. Brambilla – il ministro Poletti ha ammesso che la “carta famiglia” legata all’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) rischia appunto di restare “sulla carta”, per mancanza di copertura e perché “non appetibile né per le famiglie né per gli operatori economici”. Ora l’Istat, pur apprezzando alcuni aspetti del ddl governativo sulla povertà, dichiara di “non essere in grado di stimarne l’impatto”, trattandosi di una delega all’esecutivo. In compenso, sempre grazie all’istituto di statistica, abbiamo la conferma che due terzi dei fondi destinati alla famiglia e infanzia sono rappresentati dal cosiddetto “bonus Irpef 80 euro” e che metà di questa spesa è stata erogata a lavoratori dipendenti che vivono in famiglie con redditi medi e medio alti. Quando si deciderà il governo – conclude la presidente Brambilla – a smetterla con la politica delle regalie per concentrare finalmente le risorse su chi ha davvero bisogno?”