“Altro che “l’occhio per occhio, dente per dente”, la vendetta con fucilazione a vista immaginata dal presidente Fugatti. Il giudice amministrativo conferma quanto abbiamo detto da subito: l’abbattimento dell’orsa JJ4 non è necessario e il trasferimento è possibile, purché senza rischi per la sicurezza e senza oneri per la Provincia di Trento. Vanno rispettate le regole e le procedure, tanto più che – rileva il giudice – l’amministrazione stessa si è “prudenzialmente autolimitata” chiedendo il parere dell’Ispra. A questo punto la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente parteciperà al giudizio con un nuovo ricorso, per salvare la vita di orsi colpevoli solo di aver fatto gli orsi”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della LEIDAA e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’Ambiente, commenta la decisione del Tribunale di giustizia amministrativa di Trento di sospendere fino all’11 maggio l’ordinanza di abbattimento dell’orso responsabile della morte del runner Andrea Papi, successivamente identificato con la femmina JJ4. “E’ molto importante – aggiunge la parlamentare – che il magistrato abbia richiesto sia alla Provincia che all’Ispra una relazione completa sui fatti che hanno portato al parere “per le vie brevi” e quindi all’emissione dell’ordinanza. Non sono ancora del tutto chiare, infatti, le circostanze in cui è avvenuta la tragedia e in particolare se nella zona fossero o meno presenti i cuccioli di JJ4. Ora – conclude la parlamentare – c’è l’opportunità di lavorare ad una soluzione pienamente soddisfacente e non cruenta, anche Fugatti se ne faccia una ragione”.