“Una nuova coscienza di amore e rispetto per gli animali e i loro diritti, che pervada l’intera società ed in particolare si affermi tra le nuove generazioni. E’ questo il grande cambiamento culturale per il quale, sin dall’inizio del mio mandato, tanto mi sono impegnata, con il supporto di moltissimi cittadini. Perciò sono estremamente lieta che anche un giovane esponente del mondo politico, come il bravo Renzo Bossi, abbia voluto raccogliere questa sollecitazione e si sia unito alla nostra lotta contro l’atroce crimine della vivisezione, dimostrando sensibilità ed attenzione verso i nostri piccoli amici”. E’ quanto afferma il Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, a commento della proposta di legge regionale firmata da Bossi jr, che si propone di vietare l’allevamento e la detenzione di animali a fini di sperimentazione o il loro uso per motivi didattici, incentivando lo sviluppo di metodi alternativi.
“La vivisezione – ricorda il ministro – è una pratica che offende il sentimento collettivo e la sua abolizione è uno dei punti più importanti del manifesto de ‘La Coscienza degli Animali’, che io e il professor Umberto Veronesi abbiamo redatto, insieme ad altri noti esponenti di tutta la società, e che è già stato sottoscritto da oltre 125mila persone sul sito www.lacoscienzadeglianimali.it”. Non è, infatti, più accettabile che moltissimi animali ogni anno vengano crudelmente torturati e sottoposti ad esperimenti feroci fino a perdere ingiustamente la vita, per scopi che nulla hanno a che fare con il progresso scientifico che pur tutti vogliamo perseguire. Questo orrore deve scomparire come deve essere incentivata la ricerca e lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale”.
“A questo punto – prosegue il Ministro- è essenziale che il Parlamento nazionale approvi norme chiare in tal senso, considerato che le nostre buone leggi di tutela degli animali di affezione non sono purtroppo estese agli animali da laboratorio. Ed è un bene che la Lombardia, tra le più ricche ed avanzate Regioni d’Europa, mandi un segnale inequivocabile alle lobby da sempre impegnate nel perpetuare, per il tornaconto di pochi, crudeltà senza scopo razionale né giustificazione morale. In particolare – afferma Michela Vittoria Brambilla – sento come un’offesa alla mia civile terra lombarda che sulle colline di Montichiari, di Brescia, vi sia l’unico allevamento di “cani da laboratorio” rimasto in Italia, uno dei più grandi d’Europa, che spedisce verso l’orrore della vivisezione diverse centinaia di indifesi beagle ogni anno. La nostra Regione non può e non deve più essere involontario complice di tali barbarie. E la ricerca scientifica, di certo, non ne soffrirà”.
“Mi auguro – conclude il Ministro – che il progetto di legge regionale possa godere non soltanto dei voti di tutto il centrodestra ma di un sostegno trasversale, come sempre dovrebbe accadere davanti alle grandi battaglie di civiltà. Albert Einstein disse, a proposito della vivisezione, che “nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni”. Le sue parole non possono che trovare piena condivisione da parte di tutti coloro che, come me, credono che ogni creatura vivente abbia il diritto di essere rispettata”.