“Se l’Italia rischia una multa di ben 150 mila euro al giorno, è soltanto perché da oltre un anno e mezzo la lobby dei vivisettori e di chi li tutela sta bloccando con ogni strumento il recepimento della direttiva europea 2010/63 sulla cosiddetta “protezione” degli animali utilizzati a scopi scientifici, al solo scopo di impedire l’entrata in vigore delle norme che ho scritto, che la Camera -con un testo poco diverso- aveva già approvato nella scorsa legislatura, il 2 febbraio 2012, e che il Parlamento ha approvato definitivamente in questa, il 31 luglio 2013, con l’art. 13 della legge di delegazione europea. Norme che prevedono maggiori tutele per gli animali utilizzati nei test e che sono frutto di una libera deliberazione delle Camere, una volta tanto in piena sintonia con l’orientamento prevalente nella pubblica opinione. Norme di civiltà, osteggiate da chi vuole altri allevamenti stile “Green Hill” nel nostro Paese, da chi intende ancora affondare il bisturi nella carne di animali vivi e coscienti, senza neanche praticare l’anestesia” E’ quanto ha dichiarato l’on. Michela Vittoria Brambilla, deputato di Forza Italia, commentando la notizia di un imminente deferimento dell’Italia alla Corte europea per il mancato recepimento della direttiva che regolamenta la sperimentazione.”Il governo – conclude l’ex ministro – non si renda complice della prepotenza di chi vorrebbe ignorare la volontà popolare espressa attraverso il voto del Parlamento e riveda il testo del decreto applicativo per adeguarlo ai dettami della legge di delegazione. L’interesse pubblico deve prevalere sugli interessi di parte.”