Sono stanco di ascoltare i soliti politici, grandi esperti di economia e di politiche sociali che promettono di andare incontro ai problemi delle famiglie con figli. Ma atti concreti non ne vedo. Un esempio? Sono un dipendente pubblico, idem mia moglie (precaria nella sanità da 17 anni). Siamo infermieri professionali e lavoriamo su turni. Abbiamo due bimbi che frequentano la scuola elementare e siamo costretti perciò ad usufruire di un istituto privato che permette l’ingresso degli alunni anche prima delle ore 7 e l’uscita dopo le ore 14, il tutto alla modica cifra di circa 500 euro mensili che gravano sul bilancio familiare come un secondo mutuo casa. Tutto ciò accade perché non esiste nella mia zona di residenza (provincia di Catania) un solo istituto pubblico che effettui un orario adeguato alle esigenze di tanti lavoratori che versano alle casse dello Stato senza alcuna ombra di dubbio, oltre il 50% del proprio stipendio. Basterebbe impiegare dei lavoratori che potrebbero essere pagati con un contributo versato da chi usufruisce di tale servizio. Credo che azioni di questo tipo, molto semplici, che non comportano spese aggiuntive a carico degli istituti scolastici, possano fornire un serio aiuto alle famiglie. Perché non tutti abbiamo gli stipendi da parlamentari!
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