
BRAMBILLA:”AIUTATEMI A COSTRUIRE IL NUOVO PARTITO”
Pubblicata il 13 Dicembre 2007“Primi segni di disgelo tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Ieri, infatti, i due si sono sentiti al telefono per parlare di legge elettorale. Le posizioni sono rimaste distanti e il dialogo, dopo gli scontri dei giorni scorsi, è stato abbastanza freddo e formale, ma perlomeno i due leader si sono parlati. Poi, alla tv di Michela Vittoria Brambilla, il Cavaliere ha allungato un ramoscello d’ulivo verso gli alleati. Più verso Fini, in realtà, che verso Casini. «Da oggi abbiamo il nome, da ieri gli eletti, tutto il resto è da costruire. Per questo mi sono rivolto a tutte le altre forze del centrodestra per dire facciamolo insieme. Non ho mai detto bussate e vi sarà aperto, non me lo sono mai nemmeno sognato, non l’ho mai pensato», ha detto Berlusconi in tv. Poi il Cavaliere ha raccontato della telefonata con Fini. «Abbiamo parlato di legge elettorale. I toni sono stati cordiali, non c’è stata alcuna caduta nel rapporto. Con lui c’è stato un fraintendimento», ha spiegato. Per telefono i due si sono chiariti anche sul nuovo partito. Fini gli ha ribadito che «An non ha alcuna intenzione di sciogliersi per aderire al Pdl». Il Cavaliere ha accettato, replicando che, se così sarà, si proseguirà tranquillamente verso una federazione perché «io non ho mai detto a nessuno di sciogliersi per entrare nel nuovo partito». «Un’alleanza tra i partiti non si basa né sulla cordialità, né sulle polemiche tra i leader, ma unicamente sulla condivisione di valori, programmi e strategie», ha risposto Fini, «quindi se Berlusconi ritiene strategica l’alleanza, lo dimostri cercando una posizione unitaria sulla legge elettorale». E su questo tema c’è convergenza tra An, lega e Udc, mentre distante rimane Forza Italia.
Poi il Cavaliere si rivolge a Casini. «E’ tanto che non lo sento, deve spiegare cosa intende fare. Se crede nel progetto della “cosa bianca” oppure se vuole continuare l’alleanza del centrodestra», ha osservato il Cavaliere. Immediata la risposta dell’ex-presidente della Camera «Berlusconi è ossessionato da questa “cosa bianca” che non gli piace neanche come terminologia. Lui deve rispondere del patto scellerato con Walter Veltroni. Io sono sempre qui, gli elettori sanno dove trovarmi, ha detto Casini. Davanti alle telecamere della Brambilla, Berlusconi ha poi annunciato il nome del nuovo partito. «Si chiamerà il Popolo della Libertà, che ha raggiunto il 62 per cento dei consensi, mentre il Partito della Libertà si è fermato al 37. Sono contento di questa scelta perché è un movimento dal basso che supera il concetto di partito. E nei sondaggi siamo già al 37,1 per cento mentre il Pd è fermo al 26,2».”
Libero, 13/12/07