
BRAMBILLA:”BELLA, ROSSA E POLITICA”
Pubblicata il 18 Maggio 2007“Caro direttore, c’è un nome nuovo nella politica italiana: MVB, Michela Vittoria Brambilla. Giovane, capelli rossi, piglio combattivo e linguaggio scandito (in questi tempi, dove il bisbiglio spesso maschera incertezza, non è poco). Ha già un titolo, presidente dei Circoli della Libertà, e lo esibisce perché «Signora presidente» suona bene. Guida un canale televisivo satellitare in allestimento (chi vi ricorda?). È in grado di far innervosire anche i più algidi esponenti dell’Unione, portandoli pure a comportarsi male davanti alla telecamera, come è accaduto l’altra sera a Ballarò, su Raitre. Ha uno sponsor illustre: Giuliano Ferrara, stratega del giornalismo e di molto altro, la definisce «dolce madre e sposa senza fronzoli». È l’Avatar di Silvio Berlusconi, l’alter ego virtuale (o reale, come sospettano e temono i tanti aspiranti alla successione del Cav) del capo dell’opposizione e padrone di Mediaset.
Non, c’è dubbio: se il fondatore delle tv commerciali e di Forza Italia dovesse partecipare anche lui a «Second Life», il videogioco che sta facendo impazzire il mondo del web, MVB sarebbe certamente il suo alias, la controfigura ideale.
Ha tutte le caratteristiche per stracciare i pretendenti al trono: donna, sveglia, bella, non legata a precedenti esperienze democristiane o socialiste pre-Tangentopoli (vedi Casini e Tremonti), non deve farsi perdonare trascorsi nostalgici (Fini), non sa di Transatlantico (come ormai tutti i colonnelli leghisti e azzurri: tredici anni di passeggiatine romane li hanno omogeneizzati all’amatriciana). MVB è post-politica, viene dopo, non c’era mai quando accadevano cose di cui potrebbe pentirsi in un’intervista o di cui potrebbe diventare testimone. I suoi detrattori hanno una sola possibilità: procurarsi le cassette di un programma Fininvest ormai diventato un cult: si chiamava I misteri della notte e la futura imprenditrice nel ramo pesci di lusso (importa salmoni e caviali) e negli alimenti per animali domestici vi appariva nel ruolo di intervistatrice sexy.
Oggi è una voce che urla più forte delle altre e afferma di parlare a nome di un popolo nuovo: la Gente del Terzo Millennio. Sembra pronta dallo schermo dei tg e dei talk show ad azzannare il microfono e a stendere i cronisti.
Mentre il Partito Democratico è impigliato nei nomi della Cosa, nelle deleghe, nelle quote, in tutto il gioco eterno della partitocrazia degli apparati (tanto ai partiti, tanto alla società civile, tanto ai partiti mascherati da esterni, poco alle donne ma in compenso sono sempre quelle), lei nega di fare politica e da del voi a chi la fa. Fra sorrisi e battute, sembra muoversi perfettamente a suo agio nella versione futuribile della destra televisiva berlusconiana, in quella Second Life per cui il capo della Casa delle Libertà sembra già attrezzato.
I naviganti del Partito democratico – docenti e professori poco inclini a guardare al futuro prossimo, allergici ai clic computerizzati – sono avvertiti. E anche gli antichi combattenti della Casa della Libertà – con le glorie e le medaglie acquisite nelle battaglie della prima ora – dovranno vedersela con la rossa MVB e i suoi seguaci.”
La Stampa, 18/05/07