BRAMBILLA “ALLA IV CONFERENZA NAZIONALE DEL TURISMO”

“«Il governo ha deciso: si cambia passo». Che succede? Semplice: «Il turismo aumenta i giri e diventa il motore della ripresa e dello sviluppo dell’economia italiana». Parola di Michela Vittoria Brambilla, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al Turismo. Sul tavolo del rilancio una nuova classificazione alberghiera (dopo 24 anni era ora) dove le stelle fuori dalla porta di un hotel dovrebbero finalmente avere un significato univoco sul livello del comfort. Nascerà poi una Enit, l’Agenzia nazionale per il turismo, totalmente ridisegnata; inoltre è allo studio dal sottosegretario una minore tassazione per chi opera nel comparto turistico alfine di favorire gli investimenti. Insomrna l’elegante sottosegretario Brambilla non si è risparmiata, ieri, all’apertura della IV Conferenza nazionale del turismo che si chiude oggi a Riva del Garda (Trento).
«Esiste, in questo Paese, un potenziale di offerta turistica davvero considerevole, tanto che forse sono pochi i Paesi al mondo ad averne uno eguale; un potenziale che però – spiega il sottosegretario – non si riesce ancora, in gran parte, a sfruttare per mancanza di un sistema e di logistica». La cifra rivelatrice sta tutta qui: il turismo incide sul Pil nazionale per un 11% mentre in Spagna, ad esempio, siamo al 18%. Cosa mai avrà la penisola iberica più dell’Italia per giustificare questo 7% di differenza? Organizzazione appunto: «e mentre cresce, in misura esponenziale, la domanda turistica – tanto che la stima è quella di un miliardo di turisti che saranno in movimento per il mondo nel 2010 – l’Italia sta perdendo quote di mercato».
Il nostro Paese, spiega Brambilla, suscita molto interesse, «tanto che circa il 90% della clientela si rivolge ai grandi tour operator – per venire qui – ma poi, al dunque, chi effettua prenotazioni e decide di venire in Italia è assai meno della metà; solo il 36% di venduto da parte degli operatori europei, il 50% da parte di quelli statunitensi e percentuali ancora più basse proprio da quei Paesi come la Cina che pure costituiscano oggi il grande valore aggiunto del turismo mondiale».
Cosi, per non ritrovarci in periodi bui, da pane e cicoria per capirsi, via al nuovo sistema di classificazione degli hotel: «Questo sarà fatto entro un mese, composto da standard minimi omogenei nel territorio nazionale ed un sistema di auto-certificazione di qualità sui servizi che sarà adottato dalle imprese turistiche». L’obiettivo dichiarato è «in 5 anni guadagnare tre punti di Pil» ovvero passare dalla suddetta incidenza dell’ 11% del comparto a un più solido 14%.
Per fare questo occorre «un doveroso ripensamento» dell’Enit che dopo le dimissioni del presidente Umberto Paolucci, nominato nel novembre 2006, si va al toto-scommessa per il nuovo: quelli che dicono di sapere le cose puntano su Matteo Marzotto. Si vedrà. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, non si sbilancia sulla nuova presidenza ma intanto ha proposto di ridurre il numero dei componenti in Consiglio di amministrazione e di chiudere alcune sedi all’estero, utilizzando, al loro posto, le ambasciate. Anche per Enrico Paolini, vicepresidente Enit e coordinatore degli assessori regionali al Turismo, «nell’ente serve una riforma radicale: non è possibile che si spenda metà delle entrate solo peri il mantenimento».
Il presidente uscente di Enit, Paolucci, che è anche ai vertici di Microsoft, ha poi ricordato di aver «iniziato questa avventura dopo una richiesta bipartisan arrivata dalla politica e non ho poltrone da difendere; sto facendo questo lavoro gratuitamente, al servizio del Paese».
Il sottosegretario ha inoltre spiegato anche l’idea di diminuire la tassazione: «L’abbassamento dell’Iva nel settore del turismo è nel nostro programma di governo: e dunque mia ferma intenzione portare avanti questo punto ed è giusto farlo». Da evidenziare che la tassazione media delle imprese turistiche in Italia «è superiore rispetto a quella dei nostri competitors». Questi non saranno soldi risparmiati ma dovrebbero servire per innescare il volano della promozione e lo slogan, citato dal sottosegretario, suona più o meno così: per ogni euro investito (in promozione) un turista guadagnato.
In tema di promozione Brambilla ha poi reso noto che con il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, è stato appena concluso un accordo che ha affidato al Dipartimento per il Turismo la realizzazione e la gestione del famigerato portale Italia.it (quello prodiano zeppo di castronerie, per capirsi; e per chi non capisce telefonare al ministro Zaia per ragguagli): di certo sarà profondamente rivisto ma «vi dirò nei prossimi mesi – ha detto – come procederemo; non è questa per me un priorità». «Credo che esistano i presupposti – ha concluso – per una grande alleanza tra governo, regioni, istituzioni e imprese per il rilancio del settore».

Libero, 21 giugno 2008”